Schegge da Cannes
L’Italia alla Quinzaine
Un film sorprendente e italiano: si tratta della nuova opera di Michelangelo Frammartino, senza dialoghi e dal sapore filosofico.
Un film sorprendente e italiano: si tratta della nuova opera di Michelangelo Frammartino, senza dialoghi e dal sapore filosofico.
A Cannes è la giornata di due grandi registi, ma se Kitano torna alla yakuza senza aggiungere nulla alla sua filmografia, Godard firma una sorta di sinfonia in tre parti e riesce ancora […]
L'unica pellicola africana in concorso a Cannes, il lavoro di Mahamat-Saleh Haroun, Un homme qui crie: applausi, ma anche qualche sbadiglio.
L'ultimo lavoro di Mike Leigh, in concorso a Cannes, è un capolavoro di semplicità sulle sfumature della vita.
Kaboom è l'ultimo, onirico, film di Gregg Araki, che si trasforma nella seconda parte in un incredibile viaggio onirico, partendo da Hitchcock e finendo negli incubi americani.
Sbarca alla Croisette per la quinta volta Woody Allen, con il suo nuovo film, You Will Meet a Tall Dark Stranger, e strappa gli applausi più sentiti di giornata.
Delude decisamente il nuovo lavoro di Nakata Hideo, il regista horror giapponese di film come Ringu: tanti episodi tragici di cronaca, ma un universo immaginifico poco ricco.
Dopo ventitre anni torna Gordon Gekko, ancora interpretato da Michael Douglas e diretto da Oliver Stone, per il seguito di Wall Street, intitolato Il denaro non dorme mai.
Il concorso ufficiale di Cannes inizia con il nuovo film di Mathieu Amalric, regista e attore di Tournée, un bellissimo ritratto tutto al femminile in nome del burlesque.
A Cannes sbarca Sabina Guzzanti, con il suo documentario sulle ricostruzioni a L'Aquila, ed è subito polemica.