Master in business administation ad honorem!
Siamo di fronte al primo caso di terrorismo da conferenza che sia mai stato registrato. I membri dell’associazione no-global americana The yes men, a seguito di una serie di coincidenze (più o meno ricercate), si trovano a essere invitati in ambienti accademici per presentare i progetti del WTO. Compiono così delle operazioni di “controspionaggio” al limite della farsa: millantandosi esperti di settore, offrono delle esibizioni esilaranti di fronte a pubblici che, non essendo preparati all’impatto, non possono che stare ad ascoltare i loro deliri.
Il non-sense, ma soprattutto la falsificazione, diventano un arma per combattere ciò che per gli Yes men realmente non ha senso: il WTO. Proprio Michael Moore dichiara ai documentaristi la sua opinione sul WTO: all’inizio della sua storia, l’Organizzazione per il Commercio Mondiale aveva l’obiettivo di aiutare i paesi poveri, ma alla fine il risultato è che i paesi ricchi, in particolare gli Stati Uniti, sono sempre più ricchi, mentre i poveri sempre più poveri. Molti sono rimasti delusi.
Il WTO, secondo gli Yes Men, sarebbe infatti una costosa e inutile farsa che tradisce lo scopo di sostenere i paesi in via di sviluppo, per proteggere gli interessi delle nazioni più ricche. Le azioni degli Yes Men sono quelle di terroristi non violenti, che usano le armi dell’ironia, vestiti con costumi dorati con ridicole proboscidi falliche che, a dire loro, dovrebbero implementare e ottimizzare il lavoro dei dipendenti delle aziende. La parodia degli Yes men è spesso evidente, ma il pubblico delle conferenze rispetta il loro status e non si scompone di fronte anche alle proposte più impossibili, a dimostrazione che alle multinazionali spesso non si contesta nulla (esilarante il processo di riciclo della cacca proposta a nome della Mc Donald’s).
Contrariamente a quello che appare nella cartella stampa, The yes men non è un falso documentario (mockumentary, per essere precisi), ma è un film che racconta un falso che accade realmente.
Curiosità
The yes men è distribuito in Italia da un progetto della Teodora di Vieri Razzini e Cesare Petrillo. Cinque pezzi facili proporrà ogni venerdì cinque pellicole premiate nei festival internazionali. I film saranno proposti in lingua originale, corredati di sottotitoli; un progetto interessante, che si propone di dare spazio a titoli che difficilmente avrebbero trovato una distribuzione in Italia, ma che si segnalano per il loro carattere fortemente innovativo. Ci auguriamo che il pubblico apprezzi, e che gli esercenti credano nel progetto e non scelgano incassi facili con il primo Codice da Vinci che esce nelle sale.
A cura di Carlo Prevosti
documentari ::