Un corpo contro il Male
La belva bionda
Cosa rimane di un uomo quando smette di essere un individuo sensibile, ovvero quando il suo corpo e l’altra parte di sé, che vive dentro quel corpo e non si vede, decidono di non comunicare più fra di loro e col mondo?
Il 2 gennaio 1941, davanti all’orrore della guerra, perpetrato da un’instancabile e famelica belva bionda, il sarto e ufficiale tedesco Kurt Crüwell svenne. “Quel giorno un uomo di nome Kurt Crüwell perse la sensibilità”.
Un’educazione sentimentale
Da allora Kurt, ricoverato e dimenticato nell’ospedale Notre Dame de Rocamadour, è diventato “La Metafora”, un uomo che ha troncato i propri rapporti con la realtà, un essere dissociato, un segno (un’ombra) che sta al posto di qualcos’altro (un uomo). Un morto vivente.
Ma proprio in quella nebbia indifferente c’era una donna, la possibilità di un amore – per quanto Kurt non riuscisse a provare più niente – che poteva ridare un senso all’esistenza di Kurt. Ermelinde sapeva che il ritorno a una vita normale doveva passare attraverso il conforto dell’abitudine. E un nuovo nome, in una nuova terra. Lontano da lì. Lontano dal mondo.
Questa lacrima contiene un mondo
Ma cosa rimane del mondo se non resta nulla dell’uomo che lo abita?
Forse solo il ricordo. Ma sono Memorie d’oltretomba (romanzo di Chateaubriand letto dal protagonista), memorie morte. Ma è proprio questo ricordo a spingere Kurt nuovamente di fronte all’orrore originario, a cui pone termine condensandolo in una lacrima che “custodiva il sapore di un mondo scomparso”.
Le parole di Salmón si muovono sulla pagina precise e leggere come la tessitura di un sarto, matematiche come una composizione musicale, e disegnano un ritmo che prende per mano il lettore e lo guida attraverso i percorsi della percezione sottratti al protagonista fino al culmine dell’angoscia e della disperazione, in un vertice di dolore, una lacrima.
L’offesa è un piccolo capolavoro.
L’autore
Ricardo Menéndez Salmón è nato a Gijón nel 1971. Ha studiato filosofia, scrive su quotidiani e riviste. Con i suoi romanzi e racconti precedenti ha conquistato numerosi premi, tra cui il premio Juan Rulfo, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali riservati alla letteratura in lingua spagnola.
A cura di Michele Marcon
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