Sotto quel cielo
Berlino 2011, giorno 3
Per il concorso ufficiale oggi tocca a due pellicole, anche se quella più interessante fin dalla lettura della sinossi sembra essere quella americana del pomeriggio, Yelling to the Sky. La pellicola, opera prima della regista – sceneggiatrice americana Victoria Mahoney, racconta la storia di una diciassettenne alle prese con la sua crescita in un quartiere difficile. La protagonista, interpretata da Zoë Kravitz (figlia d’arte di Lenny e dell’attrice Lisa Bonet), vive la propria esistenza come un percorso di trasformazione, a metà tra un’adolescenza dolorosa e il diventare adulta troppo in fretta.
“Volevo rappresentare l’essere umano nei suoi momenti più diversi – commenta la regista – quindi mi sono focalizzata su tante sfaccettature, dal dolore alla gioia, fino all’amore, passaggi di transizione per ognuno di noi. La protagonista si ritrova a farsi delle domande e a prendere delle decisioni che potrebbero cambiare la propria vita. Crescere talvolta può essere un processo anche doloroso.” Nel cast anche la rivelazione Gabourey Sidibe, che l’anno scorso con Precious ricevette la nomination all’Oscar come miglior attrice. “Questa storia andava raccontata, è schietta, dura – commenta la Sidibe – ma punta diretta alla sostanza senza mezzi termini. Ognuno di noi prima o poi ha dovuto affrontare un momento di passaggio in cui ha dovuto fare determinate scelte, ha dovuto confrontarsi con qualcosa di autentico come la protagonista. Sono la forza e l’energia di questo progetto ad avermi contagiato contagiato fin da subito, è nel cinema indipendente che a volte trovi gli stimoli migliori.”
Guardando la pellicola sembra però di rivedere proprio alcuni frammenti di Precious, e certamente averne coinvolto la sua protagonista bene non ha fatto. Ma la pellicola difetta comunque ancora di immaturità narrativa, anche se per la regista è stato un lavoro “in parte autobiografico”. Nota a favore per la Kravitz, volto giovane e fresco, grintosa al punto giusto, sicuramente da tenere d’occhio per il futuro.
A cura di Andrea Giordano
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