Verso il Leone d’Oro:
i pronostici
La Mostra è giunta finalmente al suo atto conclusivo, tutto si deciderà (in realtà lo si è già fatto) stasera infatti. Un Festival che arriva al suo ultimo giorno senza film in concorso, ma che bisogna ammetterlo è stato di buon livello, tanto da volar via prestissimo, senza quasi mai annoiare. A questo punto è tempo di pronostici.
La corsa al Leone d’Oro è apertissima, favoriti potrebbero essere il film israeliano Lebanon di Samuel Maoz, che potrebbe mettere d’accordo un po’ tutti nella giuria, ma anche la pellicola di Todd Solondz, Life During Wartime, piaciuta molto alla critica, Lourdes di Jessica Hausner, Soul Kitchen di Fatih Akin, o Persécution di Patrice Chéreau, in vetta a molti pronostici. Il regolamento del Festival parla chiaro, un film non può vincere più di un premio, anche se forse potrebbe succedere come negli anni passati che “nascano” miracolosamente dei premi speciali, in modo da accontentare un po’ tutti (a Jacques Rivette, come l’anno scorso ad Alain Resnais, un Leone speciale potrebbe anche arrivare) Ieri è stato assegnato intanto il Leoncino d’Oro dell’Agis scuola a Michael Moore, che però si trova già a Toronto, dove sta presentando il suo Capitalism: A Love Story.
Francamente non è escluso che un premio (magari il Gran Premio della Giuria) arrivi anche a lui, magari rientrando all’ultimo momento, come già aveva fatto Ang Lee qualche anno, dal Canada per ritirare personalmente il Leone d’Oro. L’incognita è A Single Man di Tom Ford, che quasi certamente potrebbe concorrere per il premio Luigi De Laurentis, per la Miglior Opera Prima, ma che è in corsa sicuramente per la Coppa Volpi maschile a Colin Firth e magari per qualcosa di più importante. Il film potrebbe essere piaciuto molto al Presidente di Giuria, che sulla diversità, ha già vinto un Leone d’Oro per Brokeback Mountain.
Questione Coppe Volpi. Per la miglior interpretazione femminile, fino a qualche giorno fa il testa a testa era tra Margherita Buy, per il film di Francesca Comencini, Lo spazio bianco, e Sylvie Testud per Lourdes. Se dovesse vincere la Buy, a Lourdes potrebbe andare magari una menzione speciale. Ma alle due candidate principali, nelle ultime ore si sono aggiunte anche Ksenia Rappoport, per il film di Giuseppe Capotondi, La doppia ora, e addirittura Jasmine Trinca per il film di Michele Placido, Il grande sogno. Difficile però pensare che possano impensierire le prime due. Per la Coppa Volpi maschile il discorso è invece più ampio. Da ieri favoritissimo Colin Firth, per A Single Man, che si va ad aggiungere al già quotatissimo Michael Shannon, straordinario nel secondo film (sorpresa) di Werner Herzog, My Son, My Son, What Have Ye Done? e a Viggo Mortensen per The Road. Più indietro nei pronostici Roman Duris (Persécution), Adam Bousdoukos (Soul Kitchen) e Nicolas Cage (Bad Lieutenant:Porto of Call New Orleans di Herzog), che sembrerebbero tagliati fuori dai premi.
Per il Leone d’Argento alla regia invece il pronostico non è assolutamente facile. Tornatore potrebbe essere in gara sicuramente per il suo Baarìa, ma anche Michael Moore, Todd Solondz (che se non dovesse vincere nulla, potrebbe contendersi il premio Osella per la miglior sceneggiatura con Fatih Akin o Jessica Hausner), Samuel Maoz (Lebanon), Patrice Cheréau (Persécution), Tom Ford per A Single Man o addirittura Brilliante Menzoza per Lola (che dopo il premio alla regia quest’anno a Cannes potrebbe fare clamorosamente doppietta). Più facile il pronostico per il premio Marcello Mastroianni come miglior attore/attrice emergente, quasi certamente prenotato dal duo di Baarìa, Francesco Scianna e Margareth Madè. Qualche voce parla anche di una possibile menzione speciale, o addirittura di un premio, per il film iraniano/tedesco Women Without Men. La regista, che è già a Toronto, ha “lasciato” un’attrice a Venezia (che ieri ha ritirato un premio speciale consegnato dall’Agis scuola).
Una cosa da non escludere è anche l’ipotesi che Ang Lee, fortemente in debito con l’Italia e con Venezia (che gli ha assegnato negli ultimi quattro anni ben due Leoni d’Oro), possa spingere per un premio al’Italia molto più importante di una “semplice” Coppa Volpi. L’Italia vista in concorso ha convinto per metà, quindi se dovesse clamorosamente arrivare un Leone d’Oro, non sarebbe assolutamente meritato.
Ma questi sono solo pronostici, l’appuntamento è dalle 18.30 in avanti, quando sul red carpet, cominceranno arrivare i primi ospiti. Solo lì si capirà chi vincerà e chi no.
A cura di Andrea Giordano
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