Festival di Locarno ’09
Diario, 12 agosto
Di scena oggi a Locarno un habitué della kermesse ticinese, quel Corso Salani, che due anni fa vinse il Premio Speciale della Giuria Cineasti del Presente con Imatra, che quest’anno si ripresenta nella medesima sezione con un’altra tappa del suo percorso registico, Mirna, girato in due settimane e mezzo tra Buenos Aires e le Ande. Un road movie in solitaria tutto al femminile, che vede come protagonista Mirna appunto, giovane ragazza argentina, che decide di lasciare la metropoli, nonostante l’inizio di un amore con un’altra ragazza, Monica, per cercare il proprio luogo ideale per poter vivere.
E in questo percorso a tappe, tra scenari di montagna e piccoli alberghi, mete per ripensare e ricordare la sua vita a Buenos Aires, Mirna parla indirettamente a Monica, talvolta attraversa i ricordi, talvolta attraverso la camera di ripresa, “incarnazione” metaforica dell’amata. E allora anche le riprese e le inquadrature di Salani sono di buona fattura e ricerca: primi piani, sguardi, silenzi, intimità e confessioni, corporeità, angolazioni atipiche dal basso, impreziosiscono l’evolversi della narrazione.
“Mi considero un operatore sulle attrici, non tanto sulle immagini – dice Salani – In ogni modo ho cercato di lavorare al massimo, anche perché mi piacciono le sfide. Fare lavoro di questo tipo sono occasioni uniche, mi piace mettermi in gioco. L’attrice poi, Magalì, è stata una scelta azzeccata: il primo giorno che sono arrivato a Buenos Aires l’ho notata attraverso alcune foto, e anche se all’inizio non mi convinceva, mi sono dovuto subito ricredere tanto che lei stessa ha cambiato alcune cose durante le riprese, dando molto di sé. Mi ha davvero sorpreso, è stato uno di quegli incontri miracolosi che poche volte ti capitano.”
Salani, regista, ma anche attore. “Sarò nella serie sul Mostro di Firenze, diretta da Antonello Grimaldi, dove farò il Pubblico Ministero.”
A cura di Andrea Giordano
festival ::