Cannes: giorno 8
Satrapi e Akin
Nell’ottava giornata di Festival la sezione in concorso presenta due film molto attesi. Il primo è Persepolis, il lungometraggio animato firmato dell’iraniana Marjane Satrapi. Si tratta di un adattamento per lo schermo di quattro suoi album di fumetti attraverso i quali Satrapi si è fatta conoscere in tutto il mondo. Il film arriva a Cannes accompagnato dalle proteste delle autorità iraniane che gli hanno contestato il fatto di non fornire un’immagine realistica dei risultati positivi raggiunti dalla Rivoluzione Islamica. L’autrice traccia nel cartone animato, quasi interamente in bianco e nero, la propria autobiografia, dall’infanzia trascorsa a Teheran al momento in cui l’ayatollah Khomeini, durante la Rivoluzione Islamica del 1979, rovesciò il regime dello scià e prese il potere. Marjane sperimentò sulla propria pelle le dure regole del nuovo regime, come l’obbligo per le donne di tenere il capo coperto. I genitori per proteggerla la portarono a Vienna ma a diciotto anni la ragazza ritornò in Iran e fu testimone del conflitto Iran-Iraq. Alla fine Satrapi scelse, non senza sofferenza, la via dell’esilio in Francia. La disegnatrice non torna nel suo paese dal 1994. Nell’adattamento cinematografico dei suoi disegni, la Satrapi è stata affiancata da un altro fumettista, Vincent Paronnaud. Al film animato hanno partecipato in qualità di doppiatrici anche Catherine Deneuve che ha prestato la voce alla madre dell’autrice, Chiara Mastroianni che invece dà voce alla stessa Marjane quando è adolescente e adulta mentre Danielle Darrieux è la nonna, personaggio fondamentale nell’educazione della ragazza.
L’altro film in concorso è Auf der anderen Seite del regista tedesco di origine turca Fatih Akin (vincitore nel 2004 dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino con La sposa turca). Questo film è la seconda parte di una trilogia sull’amore, la morte e il male che il regista aveva iniziato proprio con La sposa turca. Nel film viene raccontato un doppio viaggio. Uno è quello di un professore di letteratura turca a Brema che si reca in Turchia alla ricerca di una ragazza la cui madre è stata assassinata. Il secondo viaggio è quello della ragazza che il professore cerca, che scappa da Istanbul, dove è ricercata perché accusata di militanza armata in un gruppo che sostiene la minoranza curda. La ragazza si reca in Germania alla ricerca della madre. L’unica cosa che accomuna due personaggi così diversi è il fatto che entrambi sono emigrati in Germania. Del cast fa parte la famosa attrice tedesca Hanna Schygulla che qui interpreta la madre di una studentessa tedesca che si innamora della ragazza turca e vorrebbe aiutarla. Il registra è al momento, insieme ai fratelli Coen e a Gus Van Sant, tra i favoriti per la Palma d’oro. Ma in attesa del responso, per ora si è aggiudicato senz’altro l’applauso più lungo a Cannes. Più tiepida è stata l’accoglienza di un’altra pellicola in gara, The man from London, il film di Bela Tarr ispirato all’omonimo romanzo di Georges Simenon. Al centro della trama, vi è uno scambista addetto alla stazione ferroviaria di un porto la cui esistenza anonima viene stravolta quando per caso assiste a un omicidio ed entra in possesso di una valigia piena di sterline.
Fuori concorso il regista americano Abel Ferrara ha presentato Go go tales, un film prodotto in Italia e realizzato in parte a Cinecittà L’azione si svolge nell’arco di 24 ore all’interno del Ray Ruby’Paradise, un locale di ballerine di lap dance spogliarelliste. Il gestore, Ray (Willem Dafoe), è riuscito a costruire un buon rapporto con i propri dipendenti e perciò il clima che si respira all’interno del cabaret è di profonda confidenza e rispetto. Ma purtroppo Ray ha il vizio del gioco e, ormai rovinato, decide di affidarsi alla Ruota della Fortuna. Ma il biglietto vincente viene perso. In un film senza grandi pretese, fanno la loro piccola apparizioni attori italiani come Stefania Rocca, Asia Argento che interpretano due spogliarelliste e Riccardo Scamarcio (nel ruolo di uno studente di medicina che sorprende la moglie ad esibirsi senza veli). Fa già discutere la scena in cui Asia Argento bacia un rotweiller.
A cura di Caterina Danizio
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