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cultura dell'immagine e della parola

Diario del Milano Film
Festival: Weekend

Piazzetta Strehler Audiovisiva, Audiomuse, Audioguide di Alberto Soragni

Ultimi passaggi prima di salire sul carro dei vincitori. Il Milano Film Festival sta per concludersi con gli ultimi rintocchi di Audiovisiva.
Le ultime gocce cadono dal vesito quasi asciutto appeso sulle strade limitrofe al Castello Sforzesco: il “Non Festival” ha raggiunto il suo scopo, segnato dalla Borse democratica del cinema, dagli ultimi corti al 3° passaggio, dall’odore di vino sulle scale di piazzetta Strehler.
Non ultimo l’evento Audiovisiva, che ha esplorato l’incontro sinestetico tra suoni, immagini e alte tecnologie.
Venerdì si è ascoltato Dictaphone, artista di punta della berlinese city center offices, che ha proposto un live set ricco di suggestioni elettroniche e sperimentali, affiancato dal tenebroso progetto grafico di Visomat Inc.
Sabato invece, la serata è stata illuminata dai bravi CQFP che hanno ammaliato gli occhi degli attenti spettatori con sagge immagini e trombe stonate.

E così aspetteremo senza trepidazione i risultati, perchè questo “Non Festival” non ha il suo climax nella scoperta della Vittoria, ma nella fruizione dell’infrasettimana, del vissuto quotidiano delle maratone e dei corti, dei lungometraggi e del Colpo di Stato, degli Offlaga e degli Almamegretta.
E così ci metteremo davanti agli schermi fuori dal teatro, assisteremo a quello che sarà l’inizio del dodicesimo anno e nuovamente il teatro Strehler accoglierà Robert Wilson e Nekrosius.
E tutto questo invano sarà smontato e ricostruto.
Tutto il resto è noia?

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