L’apparenza inganna
Omosessualità, prostituzione, corruzione. No, non si sta parlando del mondo occidentale ma della contemporaneità de Il Cairo, in Egitto. Palazzo Yacoubian è la saga di un condominio, la storia di uomini che abitano un palazzo in pieno centro cittadino. Ogni piano ha il suo pianerottolo, il suo dirimpettaio, la propria differenza sociale. La terrazza è abitata da chi la vita la vede dietro le fatiche del lavoro e le chiacchiere dei vicini, al terzo piano c’è l’uomo aristocratico in decadenza ed al quarto la sua amante, comprata dai fratelli con contratto più che regolare. Storie parallele che viaggiano verso la redenzione o la disfatta ma che hanno in comune l’odore del cibo preparato di prima mattina o l’ascensore stretto e traballante che fa scendere proprio davanti la porta di casa. E lì, nell’atrio, s’incontra il figlio del portiere che sogna d’entrare all’Accademia di Polizia ma si arruola in un gruppo d’estremismo islamico, o la sua ragazza che per guadagnare un poco di più per la famiglia arrotonda la paga con qualche sessuale concessione al datore di lavoro. C’è poi il giornalista di successo che non cela la sua omosessualità in pubblico o il ricco imprenditore, commerciante d’eroina e stupefacenti, che preferisce fare il salto pubblico nella politica.
A cura di Gabriele Ametrano
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