Supermarket
Rock and Roll
Il supermercato, luogo di desolazione e solitudine, grandi 28 giorni dopo (28 Days Later, Danny Boyle, 2002).
Il supermercato è comunque un segno visivo della quotidianità monotona, con la sua musica sempre uguale in sottofondo, i lavoratori stanchi e demotivati, le luci sparate che cancellano le ombre, le scaffalature infilate una dietro l’altra in un disegno preciso che annulla qualsiasi capacità di orientamento, lasciando che le persone vi si perdano dentro.
Ma è anche l’ambiente conosciuto e superficialmente familiare sul quale si riversano le inquietudini della società francescabertazzoni@hideout.it
A cura di Francesca Bertazzoni
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