Untitled #1 – Sigur Ros
Brano: Untitled #1
Gruppo: Sigur Ros
Album: ( )
Regista: Floria Sigismondi
Casa di distribuzione: MCA Records
Durata: 6′ 11”
Uscita: febbraio 2003
Il racconto
Un medico visita dei bambini in una scuola, controlla cavità orale, nasale, orecchie e con una pacca li tranquillizza, va tutto bene. Poi suona la campanella, è ora della pausa. I piccoletti sciamano festosi, raggiungono gli attaccapanni e si vestono, cappotti, scialli, cappelli, guanti e MASCHERA ANTIGAS. Fuori sembra essersi da poco conclusa l’apocalisse, piove cenere, il cielo è rosso fiamma, ma la gioia di un intervallo sembrerebbe scavalcare l’orrore dei resti di una guerra totale…
L’analisi
Le immagini sono mozzafiato, apparentemente semplici ad un occhio che non scruta in profondità, eppure così complesse nella loro struttura globale.
Eccezionale la scelta che dalla base iniziale del video progredisce in un climax ascendente di ambienti, colori ed espressività emozionale degli attori.
Ossessivo e affascinante il contrasto dei volti preoccupati nelle stanze asettiche ma sicure dell’edificio scolastico, con gli occhi esuberanti che spuntano dalle maschere antigas. Impressionante davvero la forza della gioia dei bambini inquadrata in un’immagine postapocalittica, che riesce comunque a trovare istintivamente lo spirito del gioco in un mondo giunto al capolinea. Costruiscono un pupazzo di carbone e detriti spensieratamente anche se dal cielo continua a cadere cenere al posto della neve e demoliscono un auto, oggetto del loro divertimento e al contempo simbolo del disastro ecologico.
Inutile sottolineare la condanna, fortissima (per alcuni eccessiva); in un momento di tensione internazionale, alla desensibilizzione nei confronti del destino del nostro pianeta.
La regista, Floria Sigismondi.
Figlia di una coppia di cantanti lirici, nasce a Pescara nel 1965 ma si trasferisce all’età di 2 anni in Canada. Lavora prima in pubblicità per poi lanciarsi nella regia di video per piccole formazioni indipendenti. Ha un gusto per la deformazione, l’orrido, il gotico, la mutazione che lasciano il segno su una persona “sensibile e fine” come Marylin Manson. Floria dirige i clip di Beautiful People e Tourniquet. E’ l’inizio di una carriera vorticosa divisa tra scultura, fotografia, design e la regia, ovviamente. Lavora con Tricky (She Makes Me Wanna Die); David Bowie (Dead Man Walking, Little Wonder); Sheryl Crow (Anything But Down) oltre che Filter, Pure, Page & Plant. Nel 2000 si dedica anche al digitale realizzando per il sito di Mtv uno dei primi video interattivi. L’artista era Bjork, la canzone I’ve Seen It All.
A cura di Fabio Falzone
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