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E’ iniziato il Milano Film Festival

È cominciata la decima edizione del Milano Film Festival, quella che si appresta a diventare l’edizione dei record. Se negli anni passati l’evento era riuscito ad attirare al teatro Strehler di Milano decine di migliaia di persone da ogni angolo del mondo, quest’anno gli organizzatori parlano sottovoce di presenze che potrebbero anche superare le centomila unità. Un festival in espansione, dunque, che, a differenza delle edizioni precedenti, prevederà incontri, proiezioni, attività e feste per dieci giorni e dieci notti consecutive e che vedrà un’offerta molto ampliata e rinnovata sotto tutti i punti di vista.

I cortometraggi in concorso saranno quarantacinque, sei i lungometraggi, selezionati tra gli oltre millenovecento arrivati. E poi incontri con i registi, retrospettive sul Le festival du Film Maudit, diretto da Jean Cocteau nel 1949 a Biarritz, e l’impegno sociale a fianco alla campagna “No Excuse 2015” delle nazioni Unite con una rassegna che si propone di spingere giovani e governi all’azione contro la fame nel mondo.
Ci sono anche anche il Salon des Refusés, dove alcune delle opere non selezionate verranno presentate alla presenza degli autori e una sconvolgente sezione dedicata alle Colpe di Stato, panoramica internazionale su un terrorismo di cui spesso non si parla.
Di diverso tenore sono le colpe attribuite invece all’amministrazione comunale che, fanno sapere gli organizzatori, quest’anno finanzierà solo nella misura del 6% le ingenti spese del festival. Nei giorni scorsi i ragazzi dello Staff si sono anche rivolti al sindaco Albertini e lo hanno inutilmente atteso di fronte a palazzo Marino. L’obiettivo era quello di compensare la riduzione dei fondi col simbolico acquisto dell’accredito alle serate del festival da parte dei componenti della Giunta e del Consiglio. In pochi sembrano avere però aderito e il rischio sarà quello di un futuro, inevitabile ridimensionamento.

Può Milano fare a meno del Milano Film Festival? Risposta rimandata a data da destinarsi. Per ora il sipario si alza, si anima la Casa dei registi allestita anche quest’anno per ospitare i concorrenti provenienti da fuori città, si affolla la piazza antistante al teatro, palcoscenico di concerti e bevute fino a tarda notte, si invade il fossato del Castello.
Alcune trovate nel frattempo sono già storia: il premio dell’Autocritica, unico nel suo genere, incoronerà il miglior lavoro votato dagli stessi registi e il Milano Film Festivalino, dedicato ai più piccoli, vere promesse del cinema di domani.

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