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cultura dell'immagine e della parola

Cartoomics

Diabolik, Copiright AstorinaNel corso del fine settimana appena passato si è tenuta a Milano la dodicesima edizione del Salone del Fumetto, dei Cartoons, del Collezionismo e dei Videogames meglio nota come Cartoomics. Dal 18 al 20 di marzo nei padiglioni della Fiera del capoluogo lombardo gli appassionati del mondo a vignette si sono dati appuntamento per godere assieme del loro hobby e della loro passione comune: i fumetti appunto.
Come ogni anno da più di un decennio a questa parte, l’evento milanese si pone all’attenzione tanto degli addetti ai lavori quanto a quella dei consumatori come una kermesse davvero importante, capace sia di soddisfare le brame dei collezionisti che di delineare le tendenze future di questo mercato. E anche questa volta Cartoomics non ha deluso.

Solstanzialmente l’esposizione era organizzata su due piani; al piano superiore era possibile visitare l’Angolo del Collezionista, vero punto d’attrazione per le migliaia di acquirenti giunti alla fiera per completare le diverse raccolte di fumetti, attuali e d’epoca, disponibili in quantità a dir poco industriali; grado di reperibilità davvero ottimo! Ad un’attenta ricerca era possibile trovare davvero di tutto, dai primi numeri de “Il Giornalino” agli “Uomo Ragno” targati Star Comics, dal porachiavi di “Gundam” alle action figure di “Akira”, dalle t-shirts di “Tiger Mask” alle tavole originali di “Dylan Dog” e così via.

Al piano inferiore erano invece presenti gli stand delle più importanti case editrici del panorama italiano: dalla Bonelli alla Panini Comics, dall’Astorina alla Hazard edizioni, senza dimenticare Play Press e tante altre ancora. Qui era possibile farsi un’idea della situazione attuale del mercato e sulle tendenze favorite dagli addetti ai lavori: progetti in cantiere, nuove proposte, programmi di rilancio resi di pubblico dominio grazie anche alla grande disponibilità delle persone presenti sul luogo, sempre disposte al dialogo con i loro fans più accaniti.

Molto interessante anche il fronte degli incontri con celebrità del settore: nell’arco dei tre giorni è stato possibile, infatti, incontrare gli sceneggiatori e i disegnatori di “Zagor”, “Dampyr” e “Brad Barron” in casa Bonelli; Leo Ortolani e Gabriele Dell’Otto per la Panini Comics; Ada Capone in veste di responsabile Star Comics di “Lazarus Ledd”e così via. Per non parlare poi dell’”Angolo del Disegnatore”, spazio interamente dedicato ai disegnatori ospiti di Cartoomics, che ha offerto al pubblico un’occasione più unica che rara di vedere all’opera i grandi artisti del mondo a vignette. Tra questi un saluto particolare va senz’altro a Beniamino Delvecchio (Astorina) per la sua simpatia e la sua disponibilità, nonché per la sincera ammirazione nei confronti dei suoi lavori.

Filo conduttore dell’edizione 2005 è stato il concetto di Sfida, vero motore narrativo di ogni avventura a fumetti. All’argomento Cartoomics ha dedicato una mostra che, allestita all’interno del padiglione e suddivisa in più sezioni, ha accompagnato i visitatori alla (ri)scoperta delle più grandi sfide del mondo vignettistico: tra legge e fuorilegge (protagonisti Ginko e Diabolik), tra sportivi (da Holly e Benji a Slam Dunk), tra uomini di frontiera ( Tex Willer su tutti), tra supereroi (con l’analisi dei più importanti crossover Marvel-DC comics), alla società (lotta politica e sociale, con una squadra d’eccezione composta da Mafalda, Persepolis e capitanata da Zanardi) e altro ancora. Un’analisi originale, ben strutturata e capace di rendere conto di contenuti validi e duraturi nel panorama fumettistico di ieri e di oggi.

Tirando le somme, non si può far altro che porgere i complimenti agli organizzatori della mostra: sono stati capaci di mettere in piedi, per l’ennesima volta, un evento in grado di soddisfare gli occhi curiosi e le mani avide dei collezionisti appassionati di fumetti, senza per questo rinunciare ad un approccio approfondito sia dal punto di vista editoriale che dal punto di vista critico di un mercato che si presenta dinamico e creativo, promettendo un futuro florido per l’editoria a vignette del Bel Paese.

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