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Se la critica vince ai punti

Non era facile organizzare un festival sulla critica che non fosse così pesante da rischiare di cadere su se stesso. L’impresa è invece pienamente riuscita ad Alberto Barbera, Bruno Fornara, Nuccio Lodato e Lorenzo Pellizzari, direttori artistici di Ring!, il primo festival della critica cinematografica che si è svolto ad Alessandria nel secondo weekend di ottobre. Organizzato come una serie di incontri pugilistici fra critici, ha saputo mantenere quella leggerezza che, anche dopo numerosi “scontri”, ha divertito lo spettatore.
C’era quasi tutta la critica italiana ad Alessandria, da Piera Detassis a Gianni Canova, da Claudio G. Fava a Enrico Ghezzi, da Paolo Mereghetti a Morando Morandini. E proprio l’incontro tra i due ormai storici autori di dizionari di cinema è stato tra i momenti più interessanti e divertenti. Chiuso in perfetta parità, ha mostrato quanto i due dizionari siano allo stesso tempo simili ma distanti per elaborazione e stili di creazione.
L’altra grande sfida è stata quella tra Duel e Cineforum, due tra le più importanti riviste del settore. La lotta tra i direttori, Canova e Fornara, è stata dura e infarcita di colpi bassi fino all’ultimo gong, che per ora non ha chiarito il nome del vincitore. Interessanti sono state soprattutto le due diverse concezioni della critica che le riviste attuano, analizzando il singolo film (Cineforum) oppure l’intero mondo audiovisivo (Duel). Tra le singole conferenze, invece, la più singolare è stata senza dubbio quella di Roy Menariti, intitolata La pre-critica ovvero la critica divinatoria, in cui è stata esposta al pubblico la recensione di Kill Bill, il film di Quentin Tarantino che uscirà soltanto fra dodici mesi, dimostrando come il lavoro del critico sia fortemente condizionato dai pregiudizi, tanto da poter scrivere un perfetto saggio su qualcosa che non si può nemmeno conoscere.
Ma l’evento clou del festival è stata la serata dedicata a Nanni Moretti. Due ore che, tra risate e riflessioni, hanno incantato gli spettatori stipati nel Teatro Comunale di Alessandria. Nella prima parte il regista romano ha letto alcune parti del diario scritto durante la lavorazione di Caro Diario, mostrando tutte le insicurezze di un autore alle prese con la confezione della sua creazione. Dopo la presentazione di Caro Diario – Il libro, scritto da Piera Detassis, è stata la volta della chicca della serata, una vera e propria rappresentazione teatrale del capitolo mai girato del film, intitolata Il critico e il regista, ed interpretata dallo stesso Moretti insieme a Silvio Orlando e Antonio Catania.
Una “tre giorni” riuscitissima dunque. Ma già in attesa della prossima edizione si potranno migliorare i pochi difetti. Difetti notati magari da una nazione, che, oltre ad avere cinquanta milioni di ct della nazionale, ha cinquanta milioni di critici cinematografici, già proiettati al confronto sulla recensione di Kill Bill.

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