Intervista a Zhang Yimou
Con due Leoni d’oro a Venezia e un Orso d’oro a Berlino, Zhang Yimou è uno dei registi cinesi più apprezzati in Europa. L’abbiamo incontrato alla presentazione del suo ultimo film, Mille miglia… lontano.
Da dove nasce il progetto di questo film?
Dietro la genesi di questa storia c’è il mio desiderio di lavorare con Takakura Ken, uno degli idoli della mia giovinezza, con cui avevo sempre sognato di fare un film. Ho incontrato Takakura per la prima volta dieci anni fa a un festival cinematografico nippo-cinese e abbiamo subito iniziato a discutere della possibilità di lavorare insieme. E per sei anni abbiamo continuato a parlare di Mille miglia… lontano. Lavorare con Takakura è stata una esperienza meravigliosa: è una persona stimolante, ma anche un attore appassionato e generoso. Raramente ho visto la troupe affezionarsi così ad un attore. Sul set Takakura era davvero popolare.
Che differenze ci sono state nella realizzazione di Mille miglia… lontano rispetto ai suoi ultimi film?
I miei due film precedenti, Hero e La foresta dei pugnali volanti, prevedevano numerose sequenze di azione e effetti speciali su larga scala. Così, da un punto di vista tecnico, Mille miglia… lontano è molto più semplice. Ma allo stesso tempo, io e Takakura volevamo girare un film che parlasse di amore incondizionato e di semplici rapporti fra persone vere, per cui dovevamo scavare a fondo sul lato delle emozioni. Inoltre, a differenza di Hero e La foresta dei pugnali volanti, per esprimere questi sentimenti così leggeri abbiamo scelto un cast composto per la maggior parte di attori non professionisti. Sono abituato a lavorare con attori alle prime armi ma cerco di fare uno sforzo supplementare per assicurarmi che sul set ciascuno sia soddisfatto e convinto della propria parte.
Qual è il tema principale che ha voluto trattare in Mille miglia… lontano?
Mentre Hero e La foresta dei pugnali volanti narravano leggende storiche, questo film è assai diverso. La storia fa riferimento a Lord Guard e al Romanzo dei tre Regni, ma questo è [img4]solo un piccolo dettaglio in una storia contemporanea che si focalizza soprattutto sui rapporti fra le persone. È una sorta di indagine sulle interazioni fra le persone ed un tentativo di studiare l’irripetibile sentimento di amore incondizionato fra un padre e un figlio.
Qual è il motivo della scelta dello Yunnan come luogo per le riprese?
Ho girato Mille miglia… lontano nella provincia dello Yunnan perché volevo che il film avesse un’atmosfera da dipinto di natura morta. È il ritratto di un amore filiale e lo Yunnan offriva tutto quello che desideravamo, a iniziare da paesaggi e atmosfere particolarmente adatti alla nostra storia.
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