Ho cercato il tuo nome: Salvateci dal soldato Zac
Quanti ricorderanno lo Zac Efron di High School Musical, bel teenager che fece impazzire le ragazzine di mezzo mondo, saranno esterrefatti nel vederlo nei panni di Logan Thibault, marine dal fisico ipertestosteronico e dal passato turbolento. Tuttavia, l’adattamento cinematografico del romanzo di Nicholas Sparks The Lucky One non offre granché in più: una storia melensa e piuttosto scontata, personaggi stereotipati (la giovane mamma single che riscopre l’amore, il bello e tenebroso, la nonna complice e facilitatrice, l’ex marito cattivone che si riscatta con una redenzione finale, il bimbo dannatamente intelligente al centro di ogni evento importante), salvati da una cornice naturale dalla struggente bellezza, unico deterrente capace di rendere “espressive” persino le battute recitate dal giovane Efron.
Le quasi due ore di ininterrotto flirtare con l’occhio languido e bovino di Efron (assai più truccato e perfetto nel make up della sua partner Taylor Schilling) sono interrotte soltanto dalle lunghe carrellate che il regista Scott Hicks dedica ai suoi bicipiti guizzanti, forgiati da una fresca e recente overdose di palestra, che pare aver avuto parte considerevole nella creazione del marine Thibault-Efron per renderlo credibile. Tuttavia, il risultato finale è debitore del genere di romanzo da cui la sceneggiatura è tratta, e ci mostra un soldato con le caratteristiche del tipico avventuriero/pirata ritratto sulle copertine dei libri Harmony, piuttosto che con quelle di uno qualsiasi dei commilitoni di Joker in Full Metal Jacket (idem, 1989).
L’intreccio di amore, fortuna e destino, alla base di questa storia, non riesce a tradursi in un risultato convincente: l’esperienza per lo spettatore è di trovare esattamente quello che si aspetta, con tanto di immancabile finale rassicurante, il che, a ben pensarci, è forse il punto di maggiore forza di questo film.
Curiosità: dopo titoli come Le parole che non ti ho detto, Come un uragano o Dear John, Ho cercato il tuo nome è il l settimo film tratto da un libro di Nicholas Sparks.
A cura di Enrico Bocedi
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