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Un’eroina impertinente tra giganti alati e mummie gentili

Un’eroina impertinente tra giganti alati e mummie gentili

Dopo l’indomabile Nikita (1990), l’algida Leeloo (Il quinto elemento – Le cinquième element, 1997) e l’action – Giovanna d’arco (Jeanne d’Arc, 1999), Luc Besson catapulta sul grande schermo una nuova eroina, “rubata” al fumetto del grande Jaques Tardì, Adèle Blanc-Sec; capelli rossi e cappottino verde, giornalista impertinente, investigatrice anarchica, decisa, sensuale e ironica. Una rassicurante voce narrante ci introduce nel suo universo favoloso di giganti alati, sorelle-zombie e viaggi avventurosi, dove una partita a tennis è più pericolosa di una fuga tra antiche tombe egizie. Louise Burgoin interpreta la protagonista con grande personalità, utilizzando diciotto diversi travestimenti, circondata da personaggi dagli abiti scuri e dai volti spigolosi, tra cui un irriconoscibile Mathieu Amalric, scaturiti dalla passione di Tardì per il cinema espressionista tedesco.

Avventure con humour e stile
Nel film la dimensione fantastica deriva dal fascino dell’illustratore per Fritz Lang e Julius Verne, lo pterodattilo che volteggia nei cieli evoca i b-movie del filone catastrofico-mostruoso degli anni Cinquanta, mentre le mummie resuscitate in tanti anni di cinema*, qui moltiplicate, si risvegliano nella veste originale di alieni gentili dalle movenze impacciate, dotati di humor inglese e di un’educazione “d’altri tempi”! Besson ha il merito storico di aver riportato il cinema d’azione nella vecchia Europa evitando, almeno nei primi lavori, i ricorrenti difetti degli action movie d’oltreoceano. Il regista francese “rilegge” il genere avventuroso-comedy, dominio incontrastato delle produzioni hollywoodiane, rifuggendo la comicità grossolana, l’esotismo da cartolina e gli estenuanti combattimenti di arti marziali e sopratutto sostituendo l’eccesso di effetti speciali con una meticolosa cura dell’ambientazione, coprotagonista assoluta della storia. Per un paio d’ore si torna bambini, ma con eleganza e una punta di malizia!

Curiosità
Il primo episodio de Le straordinarie avventure di Adèle Blanc-Sec di Jaques Tardì è stato pubblicato nel 1976 e ora la serie è arrivata alla nona raccolta. Per convincere l’illustratore, fondatore del cosiddetto nuovo realismo, a cedere i diritti del suo fumetto Besson ha impiegato sei anni di estenuanti trattative. Il regista ha raccontato la commozione sul set quando Tardì ha visitato la casa della protagonista dove la Bourgoin, vestita da Adèle, gli ha chiesto un autografo.

* Tra i film più noti dedicati alle mummie da menzionare i tre dallo stesso titolo La mummia – The Mummy, quello espressionista con Boris Karloff di Karl Freund (1932), la pellicola in technicolor di Terence Fisher (1959) e la versione in computer grafica di Stephen Sommers (1999), primo di tre episodi. Tra i tanti altri da dimenticare Talos – L’ombra del faraone (Russel Mulchay, 1998), distribuito in Italia nel 2004.

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