Pista (ciclabile) di sangue e nebbia
Dopo il tentativo non riuscito di incursione nella black comedy con Nero bifamiliare (2006), Federico Zampaglione ridà vigore al cinema di genere italiano “aggredendo” l’oligopolio dell’horror contemporaneo detenuto da Stati Uniti, estremo Oriente, Spagna e Francia. Rispetto alla prima regia, il leader dei Tiromancino si libera con un colpo di roncola delle divagazioni grottesche e cinefile e costruisce una storia che arriva immediata allo stomaco, anche se la sceneggiatura ha debiti antichi (Fritz Lang), moderni (Un tranquillo week end di paura di John Boorman, 1972) e più recenti come Frontieres (Xavier Gents, 2007), la cui protagonista Karina Testa qui interpreta Angelina. Pioggia, nebbia e vecchie storie di montagna suggerirebbero di scegliere un altro giorno per il cicloturismo, ma il reduce di guerra in cerca di pace ignora i presagi e sfreccia incontro a brutali cacciatori e a un Nosferatu anoressico dalle labbra sottili e tremanti di nome Mortis che occasionalmente indossa il saio nero e impugna la falce.
Le inquadrature strette facilitano intrusioni violente e apparizioni improvvise mentre le riprese a mano, i dialoghi scarni, gli inquietanti rumori della foresta e la breve durata del film mantengono alta la tensione. Shadow limita le scene splatter (da segnalare una fumante braciola di cacciatore!) e conferma la valenza politica del cinema horror, sublimata nella lugubre videoteca delle nefandezze umane. La repulsione per le torture nella baita-bunker diventa un più generale rigetto della guerra che, evocata in ogni scena, si materializza nel volto di Bush appeso tra i ritratti di dittatori sanguinari. Per espiare il senso di colpa il protagonista si invola in una pista di sangue e nebbia dove i sogni e gli incubi condividono il medesimo territorio e i carnefici hanno l’aspetto delle proprie vittime. Le montagne del Friuli non sono i boschi del Maine ma anche Stephen King si terrebbe alla larga dai fantasmi di guerra e dalle tetre ombre che le attraversano.
Curiosità
Il film è stato presentato fuori concorso al Noir Film Festival di Courmayeur ed è stato venduto in molti paesi, tra cui Canada, Germania, Medio Oriente e Inghilterra. Zampaglione in un’intervista ha riferito che dall’America, dove verrà trasmesso direttamente in tv dalla IFC, gli è stato proposto di girare Shadow 3D.
A cura di Raffaele Elia
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