Senza passione
Una storia d’amore tratta da una novella di Colette che dovrebbe proiettare direttamente nella belle epoque, che dovrebbe mettere in scena il fascino della potenza della borghesia, che dovrebbe aspirare a far sognare chi guarda. Ma che non lo fa perché, appunto, dovrebbe. Il film di Frears, capace di attraversare con disinvoltura ogni genere di genere – e il suo The Queen era spassosissimo, è incapace di fare tutto questo: bloccato, fermo, immobile sulla storia d’amore (banalotta e già vista) della “relazione pericolosa” tra la prostituta che dice di non innamorarsi mai e poi, guarda caso, alla fine si innamora del giovane (molto più giovane di lei) da svezzare e educare all’amore. Ma al di là della storia che può essere vecchia quanto il mestiere, la sensazione è che Frears non sappia bene nemmeno lui cosa voglia raccontare. Non è un film sul sesso, visto che i corpi nudi sono praticamente esclusi, coperti, costumati. Difficilmente potrebbe essere un film sulle dinamiche dell’amore, visto che si prende un po’ troppo sul serio. È molto più evidente l’aspetto calligrafico dell’operazione, dove prevale un clima freddo e distaccato, sebbene sotto le lenzuola…
È piuttosto un film che cerca (almeno ci prova anche se un po’ forzatamente) di indagare il rapporto tra potere (del fascino, dei soldi, del sesso) e sentimenti (molto mascherati), così da rendere la bella Michelle Pfeiffer (abile a controllare sempre la propria espressione, che solo nell’inquadratura finale si lascia andare la gelida maschera di cera) una donna dalle mille prospettive e possibilità: rappresenta per Chéri, infatti, la prostituta, l’amante e la mamma. Ma anche questo tentativo è ridotto ai minimi termini. E così il film perde tutto il fascino che potrebbe avere, resta ancorato alle parole e concede poco alla visione. A proposito di parole, questo è un classico film da vedere e, soprattutto, ascoltare in versione originale in quanto il narratore fuori campo è lo stesso Frears (e i più affezionati al regista potrebbero trovare dentro questo piccolo ma significativo particolare, l’intenzione del regista inglese di realizzare con sarcasmo, un classico film francese, interpretato da attrici americane – c’è anche l’abbondante Katy Bates nel cast).
Ma il fatto è che manca pure l’umorismo, manca respiro a ogni sequenza e manca, soprattutto, la passione. Un film così è appassito come le prostitute di cui vorrebbe raccontare, che lascia solo immaginare nell’incipit illusoriamente incalzante. Insipido.
Filmografia
• Chéri (2009)
• The Queen – La regina (2006)
• Lady Henderson presenta (2005)
• Piccoli affari sporchi (2002)
• Alta fedeltà (2000)
• Liam (2000)
• A prova di errore (2000)
• The Hi-Lo country (1998)
• Due sulla strada (1996)
• Mary Reilly (1995)
• The Snapper (1993)
• Eroe per caso (1992)
• Rischiose abitudini (1990)
• Le relazioni pericolose (1988)
• Prick up – L’importanza di essere Joe (1987)
• Sammy e Rosie vanno a letto (1987)
• My beautiful Laundrette (1985)
• Vendetta (1984)
• Bloody Kids (1979)
• Gumshoe (1971)
A cura di Matteo Mazza
in sala ::