Intervista al pubblico n. 1: coppia di signori.

Intervistatore: Ci dareste qualche impressione a caldo sulla serata, indicandoci ciò che più vi piaciuto o colpito di questi cortometraggi o dell’evento in generale?
Intervistato: Dicevo adesso a mia moglie che è interessante questa tastata di polso su diverse forme di espressività, a volte anche un po’ artigianali…
Intervistatore: Quindi lei ha apprezzato lo sviluppo di una tematica giovanile e la sua presentazione sotto diversi aspetti…
Intervistato: Sì, anche… Chiaramente l’attenzione per questa tematica è stata fortemente sentita…
Intervistatore: e cos’è la cosa che l’ha colpita di più, che l’ha maggiormente incuriosito…Un aspetto che non avrebbe pensato sarebbe stato sviluppato?
Intervistato: Mi aspettavo in realtà che la tematica fosse sviluppata più sotto un aspetto documentaristico; invece ho potuto apprezzare lo sforzo della costruzione di storie a trama per lo più di ambientazione metropolitana, che sembrano abbastanza credibili, anche se a volte i film sono più riusciti, altre meno… C’è un ritornello un po’ in tutti i corti, due linee di tendenza che mi sembra di aver individuato: la trasgressione da un lato e una visione più moralistica dall’altro. Di quest’ultimo film mi ha molto divertito il tono e la soluzione finale della tazzina comprata dal rigattiere.

Intervista al pubblico n. 2: coppia di signore

Intervistatore: come vi è parso l’evento, i cortometraggi vi sono piaciuti?
Intervistata 1: Sì, certo, molto interessanti i cortometraggi… diciamo che abbiamo riscontrato due livelli di qualità, uno un po’ più alto, in cui i mezzi utilizzati erano più costosi e più impegnati, altri meno… Penso che il metro di giudizio debba essere diverso per quei ragazzi che hanno fatto tutto da soli, che sono magari alle prime armi e invece coloro che avevano alle spalle un’esperienza e del personale specializzato che li ha aiutati nella realizzazione… Comunque nel complesso è stato un evento molto simpatico e interessante.
Intervistatore: il vostro cortometraggio preferito qual è stato?
Intervistata 2: quello del caffè, quello in bianco e nero, l’ho trovato molto particolare…
Intervistata 1: a me sono piaciuti molto tutti… l’ultimo l’ho trovato particolarmente divertente

Intervista al pubblico n. 3: ragazzo
Ho trovato i corti tutti molto belli, anche perché avevo la sensazione che avessero tutti qualcosa di importante da esprimere. Certo, si notava forse un po’ troppo la disparità dei mezzi tecnici e professionali utilizzati, ma ho trovato che l’atmosfera della serata, dovuta soprattutto all’attenzione del pubblico per i corti sia stata molto positiva.

Intervista al regista di Viola

Intervistatore: dacci qualche tua impressione sul festival, su come è stato organizzato, su come avete deciso di partecipare?
Regista: il festival è stato organizzato abbastanza bene, tra l’altro ho apprezzato il fatto che abbia attirato molte persone. Io ho deciso di partecipare dopo aver subito le spinte di un mio amico e aver seguito la mia passione per il cinema, mi sono divertito e sono stato molto contento di aver fatto questa cosa…Poi ho sfruttato la tematica del disagio giovanile che mi era molto congeniale. L’argomento del nostro film non aveva nulla di autobiografico, era una storia inventata e scritta da noi.

Intervista al regista di Ci6

Intervistatore: Puoi dirci un po’ come ti è sembrata la serata o magari parlarci di come hai lavorato sul tuo film?
Regista: siamo un collettivo di Caserta, io sono l’unico che sta qua a Milano. Abbiamo già fatto altri film con questa modalità. Quando io scendo, mi vedo con gli altri a cena, decidiamo una storia e giriamo tutto in una notte, senza montare, è una metodologia molto demenziale… quando i film devono essere presentati qua a Milano li sottotitoliamo.

Intervista ai protagonisti di “Maria Oriente”

Non siamo riusciti a vivere molto l’atmosfera ella serata, abbiamo visto solo pochi corti, ma l’esperienza è stata interessante. Anche girare il corto lo è stato, alcuni di noi avevano una certa esperienza alle spalle, altri erano alla loro prima esperienza, ci sono capitati in mezzo quasi per caso.

Intervista alla protagonista di “Viola”

Intervistatore: qualche impressione sul festival… anche come mai avete deciso di partecipare…
Viola: Ho avuto la possibilità di vedere solo alcuni dei cortometraggi… mi ha colpito molto l’atmosfera della serata che ho trovato molto stimolante… alcuni cortometraggi sono stati realizzati molto bene… il mio, certo, era un po’ più amatoriale…

Intervista al giurato Fabio Bozzetto

Mi è capitato altre volte di seguire delle serate in cui venivano presentati numerosi cortometraggi e penso che sia stata molto efficace la scelta di mostrarne relativamente pochi (circa una decina); in una sera vedere cinquanta corti è veramente snervante, invece qua il numero era giusto e sufficiente a far concentrare il pubblico su ognuno in maniera abbastanza approfondita. Ho apprezzato anche la varietà dei corti, la loro diversità di approccio al tema trattato e la disparità di mezzi utilizzati. Vedere ciò che riesce e ciò che è invece meno riuscito è sempre e comunque per me molto stimolante.

Intervista ad uno degli organizzatori di Tagliacorto, Malco

Siamo molto soddisfatti di come si sia svolta la serata. Per noi era la prima volta e come tutte le prime volte ci sono stati dei problemi, più che altro di natura tecnica. Organizzare questo festival comunque è stato molto interessante e soprattutto divertente. Mi sembra che sia il pubblico in sala sia i registi che hanno partecipato abbiano accolto con entusiasmo l’iniziativa. Spero che anche i giurati abbiano apprezzato. Mi ha colpito molto positivamente il pubblico, l’attenzione attiva che prestava ai cortometraggi. Mi sembra inoltre che la panoramica sul problema che abbiamo proposto del disagio giovanile sia stata ampia e molto varia. Insomma, siamo soddisfatti di come si sia svolta l’iniziativa.

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• Vai all’intervista agli organizzatori
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