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Ultracorpo: Invasioni omofobe

Invasioni omofobe

Di Michele Pastrello abbiamo già parlato qualche tempo fa, in occasione del suo precedente mediometraggio, 32, definendolo come uno dei più interessanti registi del panorama underground italiano. A due anni di distanza, Pastrello torna nuovamente a misurarsi con quel formato filmico, confermando le atmosfere crude e horrorifiche a cui ci ha abituati per raccontare una storia di diversità forte e, sotto alcuni aspetti, sorprendente.

Sin dal titolo, è evidente il riferimento al film di Don Siegel L’invasione degli ultracorpi. Ma se nel 1956 si trattava di una chiara parabola antimaccartista (per quanto sempre smentita dall’autore stesso), qui il male contro cui scagliarsi è l’omofobia. Il protagonista del film, ben interpretato da Diego Pagotto (Fuga dal call center, L’uomo che verrà), viene a contatto con quello che per lui risulta essere un alieno, cioè l’omosessuale reso perfettamente ambiguo da Felice C. Ferrara. Ne nascerà un’analisi interiore e un rigetto che porterà al drammatico finale. La forza di Pastrello sta soprattutto nei momenti onirici, come l’incipit sull’infanzia del protagonista o la scena del contagio, in cui inserisce anche elementi di computer grafica, e nelle scene girate in una città crepuscolare, rese alla perfezione anche grazie alla direzione della fotografia di Mirco Sgarzi, uno dei più apprezzati professionisti dell’odierna new wave horror del cinema italiano.

Se vogliamo trovare un difetto al terzo medio metraggio di Pastrello è proprio la scelta del formato: in un film di 30 minuti infatti finisce per risultare fin troppo evidente la volontà di un autore di far passare un messaggio, che finisce per sopravanzare la forza della storia o l’importanza della sceneggiatura. A questo punto [/old]sarebbe interessante vedere il regista veneto alle prese con un lungometraggio, per scoprire una volta per tutte come i rimandi lynchiani e friedkiniani del suo cinema si possano confrontare con personaggi più a tutto tondo e storie più complesse.

Curiosità
Il film è stato presentato in diversi festival, come il Fantasy Horror Award, il Fantafestival e il Roma 3 Film Festival. I due film precedenti di Pastrello, 32 e Nella mia mente, sono visibili gratuitamente sul suo sito.

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