Spara. Colpisci. Uccidi con una carota. Bambino in braccio. Bellona (Bellucci) in fuga. Spara. Colpisci. Uccidi. Supersex Extreme Evolution (incredibile invidia dello spettatore). Uccidi. Spara. The End.

All’apparenza una trama che potrebbe sembrare piuttosto ripetitiva e, magari, prevedibile e noiosa. Ma il cinema sa essere straordinario, e persino un film come Shoot ‘Em Up – Spara o muori può superare la barriera del rifiuto iniziale, per rivelarsi un film iperbolico, di azione pura, ai limiti del fumetto nella sua palese irrealtà, eppure gradevole. Clive Owen, poi, ha la faccia giusta per mostrare ironica convinzione anche nelle scene più incredibili, in particolar modo nella lotta sessual-mortale con Donna Quintano (un’assatanata Monica Bellucci in versione vino pregiato, che più invecchia e più è buona). Shoot ‘Em Up è un film per chi non vuole altro che puro relax e divertimento, senza la pretesa di apparire realistico, anzi ben contento di superare ogni limite di ragionevole credibilità.
Sarebbe riduttivo però limitare il tutto a un semplice disimpegno, perché tutto sommato la prova degli attori è positiva, anche per quanto riguarda la nostrana e bellissima Monica, che Madre Natura ha dotato di fattezze divine ma che non sempre ha colpito per le sue qualità attoriali. Il regista Michael Davis, autore di pellicole non memorabili in passato, dirige per la prima volta un cast con attori di primo piano della scena hollywoodiana, e riesce a farlo garantendo un ritmo avvincente ma non frenetico, e quella già citata incredibile naturalezza che fa scorrere veloci i quasi novanta minuti di lotta e spari.

Con un titolo così, d’altra parte, sarebbe difficile aspettarsi altro, ma a volte è piacevole sprofondare in una poltrona comoda, incollarsi allo schermo e assorbire ogni singolo colpo sparato dall’indistruttibile protagonista, sognando di avvinghiarsi alla bella di turno e di potere, nel frattempo, fare secchi tutti quei cattivoni che vorrebbero rovinarci il momento di gloria.

Curiosità
Durante il film, Mr. Smith utilizza 18 diverse armi che portano esattamente a 100 cadaveri, che hanno richiesto l’utilizzo sul set di 57 litri di sangue finto.

A cura di Enrico Bocedi
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