L’anima del ferro
Marzo 1963. Per la prima volta appare su un fumetto della Marvel Iron Man, un nuovo personaggio nato dalla mente del geniale Stan Lee. Settembre 1970. I Black Sabbath pubblicano Iron Man, canzone dal ritmo travolgente.che diventerà subito un inno dell’heavy metal. Maggio 2008. Il personaggio di Iron Man approda al cinema, e il pezzo eseguito dal gruppo di Ozzy Osbourne ne è la colonna sonora.
Non è un caso che quella canzone sia il pezzo portante di questo film. Non è solo il titolo ad accumunare le due opere. Perché anche il film prodotto dalla Marvel è puro heavy metal. Lo è nell’aggressività del ritmo, nella potenza delle immagini, nell’enfatizzazione delle tematiche. Forse si potrà discordare dalla sua visione politica, ma quando la chitarra inizia a intonare la note di quella canzone automaticamente si inizia a scuotere la testa su e giù. Lo stesso avviene per il film. Se si entra al cinema senza preconcetti e pronti per un paio di ore di puro entertainment il gioco è fatto. Bando alle interpretazioni, qui ci sono cento minuti di preparazione e un quarto d’ora di scontro finale tra il bene e il male. Fine. Se vi basta, allora lo godrete fino in fondo. Se cercate altro, evitatelo dal principio. Ma vi perderete uno splendido Robert Downey Jr., che ha con sé il fascino di George Clooney e la perfidia di Johnny Depp, e, superati i problemi personali, non sta più sbagliando un film (da Fur a Guida per riconoscere i tuoi santi, da A Scanner Darkly a Zodiac), un irriconoscibile e sorprendentemente cattivo Jeff Bridges e perfino una Gwyneth Paltrow meno rigida del solito anche se sinistramente somigliante a Michela Brambilla. Può essere strano per un film tratto da un fumetto in cui a scontrarsi sono due armature robotiche, ma la bravura di questi attori è fondamentale nella prima parte e crea un perfetto climax in attesa del gran finale.
Per il resto il lavoro di Jon Favreau percorre la sottile linea tra il tamarro, il politically correct e l’effetto speciale cartoonizzato, ma riesce a non cadere mai trovando un equilibrio alla fine sorprendente. In poche parole, heavy metal.
Curiosità
Al cinema, aspettate la fine dei titoli di coda per vedere un’anticipazione sul seguito del film. Un indizio? La Marvel, che con Iron Man ha iniziato a produrre direttamente i film tratti dai suoi fumetti, ha intenzione di far incrociare sempre più i personaggi. Ad esempio, lo stesso Tony Stark tornerà con un cammeo nel prossimo Hulk.
A cura di Alberto Brumana
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