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Zombie televisivi

Zombie televisivi

L’ennesimo tentativo di resuscitare un cult televisivo non trova nemmeno questa volta le giuste coordinate per divertire. Soprattutto con la rianimazione-riformulazione del telefim Hazzard, fenomeno televisivo degli anni settanta, che vedeva i due protagonisti, Bo e Luke, scorrazzare per le valli della contea di Hazzard, in Georgia.

Posto che ormai non fa più notizia rivedere sul grande schermo un cult televisivo (l’anno scorso con Starsky & Hutch – id., Todd Phillips, 2004 – quest’anno con Una vita da strega – Bewitched, Nora Ephron, 2005) ci si comincia a chiedere quale sia la necessità di un prodotto del genere. Come nel caso di Starsky & Hutch, non basta ricreare le atmosfere o imitare i personaggi che hanno reso celebri questi telefilm. Perché la carta vincente di quei prodotti era la loro serialità. Una formula che attirava lo spettatore di tutte le età. Che teneva impegnata la mente, in attesa della puntata successiva. Che ancora oggi ha successo. La serialità permetteva agli sceneggiatori di dilatare gli avvenimenti, concentrandosi maggiormente sulle scene d’azione o sulla vita dei personaggi. Il vero limite del film di Jay Chandrasekhar, sceneggiato da John O’Brien (guarda caso lo stesso di Starsky & Hutch), nasce dalla vicenda e si espande sui personaggi, che probabilmente indossano anche gli abiti giusti e dicono le stesse battute, ma che proprio per questo sembrano la brutta copia degli originali. Clonati, impastati, finti. In certi casi addirittura non si tiene nemmeno conto della caratterizzazione originale (Boss Hogg e lo sceriffo Rosco, ad esempio). Per il resto il film sfiora ogni tanto il simpatico, senza mai raggiungere un livello medio di grazia e ironia. Gag mal riuscite, stereotipi sul razzismo gratuiti e musiche poco avvincenti. Lontano anni luce dall’allegria e dal ritmo degli episodi del telefilm, che con molta più semplicità e umorismo intrattenevano le mattinate estive in tv.

Sembra che il cinema, in questi casi, faccia un passo indietro. Se un tempo era la televisione a mungere idee dal cinema, con questi film avviene il contrario, e i risultati non sono per niente soddisfacenti. Perché, se nel caso di Starsky & Hutch e Una vita da strega, c’è la presenza di un cast importante, che potrebbe almeno distrarre lo spettatore, nel caso di Hazzard non è così. E infatti l’appeal è scarso. In attesa sempre di vedere un film che presenti insieme il Generale Lee, Kit, la Delorian e Herbie. E una Dune-Buggy.

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