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Terra di nessuno

Terra di nessuno

La sposa siriana è un film che vive in uno stato di sospensione che esprime le contraddizioni politiche, culturali e sociali di un luogo dalla storia recente assai complessa. Il confine tra Siria e Israele è frutto di un atto arbitrario stabilito a tavolino da circa mezzo secolo. La storia è ben nota, anche se il profilo del conflitto palestinese è quello che maggiormente attrae lo sguardo dei media. Esiste anche una regione, le alture del Golan, occupata da Israele a partire dal 1967 e da allora territorio oggetto di contestazione da parte della Siria. L’etnia è di maggioranza drusa e vive in una condizione non riconosciuta dalle autorità Israeliane, appunto in uno stato di sospensione.

Il film narra la storia di Mona, una giovane ragazza israeliana promessa sposa a un famoso attore televisivo siriano e tormentata dalla consapevolezza che attraversando il confine per recarsi dall’amato, proprio a causa della “sospensione” politica della Siria, non potrà più tornare dalla propria amata famiglia. Così Mona, in abito da sposa, si troverà, psicologicamente oltre che fisicamente, sola tra due frontiere in una terra di nessuno a causa della politica basata sulle ostilità reciproche e su complessi burocratici insormontabili.
Il matrimonio di Mona è un pretesto per mascherare di comicità surreale un film che invece è molto politico e che accusa una precisa strategia volta a rendere difficoltoso ogni piccolo evento delle popolazioni che, loro malgrado, si trovano a essere coinvolte nel conflitto politico. Non sappiamo nulla di come Mona abbia conosciuto il suo sposo, se si amino o se si tratti di un matrimonio combinato. Lo sviluppo narrativo si snoda attraverso il passi che precedono la cerimonia, l’attesa, i gesti rituali, le tradizioni e i problemi che la famiglia deve affrontare e la posizione della donna, che una volta tanto si dimostra più progressista di quello che il cinema mediorientale propone spesso.

Lo spunto per il film è stato fornito al regista e alla co-sceneggiatrice Suha Arraf durante tre anni di viaggi nella zona delle alture del Golan, alla ricerca di testimonianze autentiche. Questo lavoro ha portato alla luce situazioni drammatiche e alle volte paradossali, che sono state condensate in un film brillante ma capace di far pensare.

Curiosità
La sposa siriana ha vinto il premio del Pubblico all’edizione 2004 del Festival del Cinema di Locarno, premio molto ambito anche perché, da sempre, il pubblico del festival svizzero è considerato tra i più esigenti e competenti del panorama europeo.

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