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Remember the movie!

Remember the movie!

«Remember the Alamo!» Questo è il grido con cui, il 21 aprile 1836, 910 pionieri guidati dal generale Sam Houston attaccarono e sconfissero, in soli diciotto minuti, l’esercito messicano guidato dallo spietato generale Santa Anna. Per quegli uomini, Alamo era già un episodio leggendario e glorioso, e da allora il mito non ha fatto che crescere, fino a diventare uno dei momenti fondativi degli Stati Uniti d’America.
In questo film viene ricordato con precisione il sanguinoso assedio del forte di Alamo, durato dodici giorni e conclusosi il 6 marzo con una terribile battaglia in cui perirono centinaia di uomini, tra cui tutti gli assediati. Alamo è anche ricordata perchè in difesa del forte combattè un uomo leggendario, David/Davy Crockett, già famoso per le sue straordinarie qualità di combattente.

I personaggi
Gli attori ritraggono in maniera eccellente la dualità dei personaggi, ciascuno dei quali mostra un aspetto più debole e uno eroico; James Bowie (Jason Patric) per esempio, un avventuriero in caccia di tesori, finisce ad Alamo in cerca di un’ultima possibilità di redenzione. Il tenente colonnello William Travis (Patrick Wilson) è un giovane di talento, che però deve ancora essere forgiato dalla vita. Il generale Sam Houston (Dennis Quaid) è un uomo votato alla causa del suo Paese, che vuole la libertà del Texas e per essa accetta anche il sacrificio di molte vite umane. Ma il personaggio più affascinante è senza dubbio Crockett (Billy Bob Thornton), uomo diviso tra due vite, e addirittura due nomi: da una parte David, politico di successo, intelligente e di buon senso; dall’altra Davy, giovane uomo originario del Tennessee che, secondo la leggenda, lottava con gli alligatori e saltava i fiumi. Il risultato è un uomo che cerca, soprattutto quando la gente ne ha bisogno, di essere all’altezza della sua fama, spesso rischiando la vita, ma cercando di far fruttare anche la sua esperienza di uomo politico. Per rappresentare questi conflitti interiori Thornton ha il volto adatto, spesso impassibile alle emozioni ma pronto ad accendersi con un’espressione di brillante intelligenza.

La regia
Hancock si dimostra un regista a proprio agio anche in una produzione di questo rilievo, e dirige gli attori con mano sicura ed attenta. I dialoghi sono avvincenti, nonostante un pizzico di inevitabile retorica patriottica. Tutto sommato il film è apprezzabile, ed offre un punto di vista nuovo ed interessante, soprattutto per noi europei che non ne conosciamo bene la storia, su uno dei momenti più importanti nella storia degli Stati Uniti.

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