Auditorio. Roma. Il tempio della musica diventa per 10 giorni all’anno una vetrina di cinema. E come dicevamo nella prima puntata di questo inutile diario quello che ci succede intorno è alquanto carico di scetticismo. Per fare ordine abbiamo deciso di stilare in (im)puro stile Hornby una lista di cose che ci piace, di Roma, ma anche, più divertente, ciò che non ci piace. In rigoroso ordine sparso.

Ci piace
• La sezione L’altro cinema | Extra
• Le lezioni di cinema, quest’anno con Michael Mann
• I gradoni dell’anfiteatro esterno che si affacciano sul tappeto rosso
• La calda accoglienza, l’open bar e gli stuzzichini al Lancia Café
• La giuria del Mouse d’oro
• La concentrazione degli eventi in un unico luogo
• Le chiacchiere da bar di alta filosofia filmica che poi sfociano sul botulino di Nicole Kidman
• L’emozione nello scoprire il film capolavoro del Festival
• Capire che l’uomo che hai di fianco è un misconosciuto regista premio oscar, con ha tante cose da dire
• Le nuove conoscenze: di solito sono belle persone

Non ci piace
• La vicina di poltrona che russa tutto il tempo e poi urla “bravi” richiedendo l’attenzione per comunicarti che le è piaciuto molto
• Le espressioni meravigliate dei romani che non sono mai stati all’auditorio e dicono: “certo che hanno tirato su una bella struttura”
• La medietà dei film in concorso
• Il calendario delle proiezioni di Extra che non permette distrazioni
• L’impossibilità di mangiare un piatto caldo all’interno dei luoghi del festival
• La mancanza di servizi necessari agli sparuti frequentatori indefessi: tabaccheria e edicola
• Lo spritz a 8 euro senza neppure una nocciolina di contorno
• La scomodità delle poltrone
• La mancanza del Mouse d’oro tra i premi collaterali ufficiali
• Le centinaia di scale
• Michael Mann che non risponde alle domande
• Il poco pubblico che sapeva chi fosse James Marsh

Hideout al Festival Internazionale del Film di Roma
• Auditorio romano
• Mouse d’oro: la premiazione
• I vincitori

A cura di Sara Sagrati
festival :: festival roma 2011, mouse d'oro 2011