Puffavventure per grandi e bambini
È difficile trovare qualcuno che non abbia mai sentito nominare i puffi. Queste buffe creaturine blu, nate dalla fantasia del fumettista belga Peyo, muovono i loro primi passi nel lontano 1958, e da allora, sia attraverso i fumetti che attraverso la serie animata loro dedicata, hanno conquistato un posto particolare non solo nell’immaginario di molti bambini (cresciuti con le avventure dei puffosi ometti) ma anche nell’intera storia del fumetto.
Il film diretto da Raja Gosnell è riuscito, attraverso una splendida animazione 3D, a dare nuova linfa vitale ai personaggi di Peyo, permettendo così un più facile accostamento a quel pubblico di bambini che hanno ben più familiarità con il linguaggio della terza dimensione piuttosto che con quello dell’animazione tradizionale. Pur essendo un film per piccoli spettatori, I puffi riescono (cosa di non poco conto) a divertire anche il pubblico degli adulti, attraverso una ironia che, per quanto ingenua e leggera, non scivola mai nella banalità, grazie anche alla presenza di Neil Patrick Harris. Il personaggio di quest’ultimo, che prima accoglierà e poi aiuterà gli omini blu a tornare nel loro mondo incantato, proprio al pubblico degli adulti si rivolge: al di là del suo ruolo nella storia, egli è infatti simbolo di quella parte di noi che riesce a vivere meglio, e più intensamente, proprio perché ha riscoperto la serenità dell’infanzia, mondo fatto di sogni e di personaggi fantastici che possono far magie. I puffi, creature di un mondo da sogno (sebbene alcune bizzarre tesi sociologiche abbiano visto nella società creata da Grande Puffo una sorta di regime dittatoriale di stampo stalinista) in una città come New York, dove sembra che tutto possa avverarsi, non possono che compiere magie. Proprio come nei sogni.
Una menzione speciale merita Hank Azaria nei panni di Gargamella, in quanto è riuscito ad interpretare ottimamente il ruolo del perfido mago, con una attenzione che rasenta il calligrafismo. Come nei fumetti e nella serie animata, anche nel film di Gosnell il duo comico Gargamella-Birba è quello che strappa i maggiori sorrisi (e, non poche volte, veri e propri sentimenti di solidarietà). Al contrario dei puffi, Gargamella riesce ad ambientarsi perfettamente nel mondo degli umani e della modernità, proprio perché egli rappresenta l’altra faccia del mondo, quello concreto e senza sogni. Ma forse questa non è che un’ingiustizia nei confronti del povero Gargamella; forse, in questa New York dove anche la magia puffosa e buona riesce a portare a termine una efficace campagna di marketing, lui è l’unico vero sognatore idealista, rimasto fedele al suo sogno, ovvero diventare attraverso i puffi il più grande mago del mondo.
A cura di Saba Ercole
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