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cultura dell'immagine e della parola

Schegge da Cannes
Woody da applausi

Woody Allen insieme a Naomi Watts alla CroisetteSbarca a Cannes per la quinta volta (l’ultima era stata due anni fa per Vicky Cristina Barcelona) Woody Allen con il suo nuovo lavoro (girato ancora a Londra), You Will Meet a Tall Dark Stranger, e presentato oggi fuori concorso. Coppie che si intrecciano, unioni che finiscono, amori che sbocciano, sentimenti che si incrociano. Allen, dopo un periodo non eccelso, torna a scrivere una sceneggiatura davvero bella e divertente, che funziona anche per l’ottima scelta del cast. C’è Alfie (Anthony Hopkins) settantenne stufo della moglie un po’ datata che cerca conforto in una più giovane. A sua volta Helena, l’ex moglie (Gemma Jones), si rifugia in richiami (e sedute) spirituali, trovando però anche appoggi terreni. E mentre la figlia, Sally (Naomi Watts), insoddisfatta del marito scrittore Roy (interpretato da Josh Brolin), trova apparente conforto in un responsabile di una galleria d’arte (Antonio Banderas), lo stesso Roy, a sua volta si innamora della vicina di palazzo (la bellissima e accattivante Freida Pinto).

Tra ilarità e piccoli drammi, le storie seguono un proprio percorso, risolvendosi, più o meno felicemente, ma col merito di lasciarci alla fine tracce e riflessioni interessanti. Si sorride è vero, ma si analizzano di fondo molte aspetti della nostra quotidianità: la crisi di coppia, il tempo che scorre, le cose che sfuggono. “La chiave di questo film – dice Allen – è stata indubbiamente l’ironia di tutto il cast. Di solito quando scrivo le sceneggiature non penso mai agli attori che sceglierei, devo dire che questo gruppo è stato davvero fantastico perché ha saputo trasmettere quello che in chiave di scrittura avevo immaginato”. “Lavorare con grandi come Woody – dice Josh Brolin – mi fa percepire il cinema in maniera diversa, nel senso che si può sempre migliorare. Sul set ha saputo trasmetterci la sua grande elettricità, ma soprattutto ci siamo accorti come sia semplice lavorare con registi di questo livello”.

E mattatore Allen lo è stato come al solito anche nell’incontro con i giornalisti, dando anche qualche chicca interessante. “Mi piacerebbe lavorare con Cate Blanchett o magari anche con Reese Witherspoon. Finora non ci siamo mai sentiti, ma spero che in futuro ci sia l’occasione di lavorare insieme, con un ruolo adatto per loro. Mi piace lavorare, non riesco a stare fermo – ironizza ancora il regista – Finisco di girare un film e subito dopo comincio a scrivere la sceneggiatura di un altro. Diventare vecchi? È un brutto affare, personalmente non ci vedo niente di così romantico. Non si è più saggi o più preparati. Io ho 74 anni e odio vedere che comincio a decadere fisicamente. Non potrei mai arrivare ai 101 anni di De Oliveira, ma devo combattere con tutte le forze con gli anni che ancora mi restano!”. Il Woody che non ti aspetti, strappa invece gli applausi più sentiti di giornata.

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