Codice 404 – Il film richiesto non è stato trovato
Forse avrete sentito parlare di The Road, il film postapocalittico tratto dal romanzo di Cormac McCarthy che nelle ultime settimane era salito alla ribalta, anche sulla prima pagina di Repubblica, per la sua mancata distribuzione italiana (che nel frattempo è stata trovata, grazie a Videa – Cde). Ora, prendete quel film, che tra pregi e difetti rimane comunque un’opera importante e con una forza filmica non indifferente, e rendetela più, passatemi il termine, “cazzara”. Avrete Codice Genesi. In The Road il protagonista era un padre di famiglia senza nome? Qui è una sorta di supereroe epico. Nel suo viaggio era accompagnato dal figlio? Qui dalle curve di Mila Kunis. Nel film di John Hillcoat stava sempre morendo di fame e sete? Qui gli bastano una Bibbia e una boccetta d’acqua per sfamarsi e dissetarsi.
Insomma, se The Road ha avuto difficoltà di distribuzione perché considerato “deprimente”, Codice Genesi cerca di sviare questo aggettivo aggiungendo elementi che, però, finiscono solo per far aumentare l’irritabilità dello spettatore. Certo, i fratelli Hughes sanno usare la macchina da presa, lo avevano già dimostrato in passato, ma se in un film che parla di uomini disperati che finiscono per sbranarsi dobbiamo finire per ammirare angoli di deserto, c’è qualcosa che non va. È la storia che non regge, e non può reggere dall’inizio, quando già si capisce immediatamente dove si vuole andare a parare. Aiuta tra l’altro la traduzione italiana del titolo, che svela immediatamente quale sia il “misterioso” libro che il protagonista cela con tanta cura. Risibili (anche ad ascoltare le reazioni del pubblico in sala) sono poi le scene d’azione, in cui anche la timida cameriera si trasforma in una sorta di Jet Li in gonnella (e se ci sarà, come temiamo, un seguito, sicuramente sarà lei la protagonista).
Si fa davvero fatica a trovare qualche elemento positivo in questo film, e sorprende leggere, accanto a vigorose stroncature, anche molti apprezzamenti, che vanno da “una delle migliori interpretazioni di Denzel Washington” (che ricordiamo ha vinto due Oscar: con questo film monocorde al limite vincerà una Razzie) a “Il cinema ha bisogno di storie come questa” (e di banale moralità di questo tipo?). Un consiglio? Aspettate The Road o, se volete più azione, ripescatevi un classicone alla Mad Max.
Curiosità
Denzel Washington, che non ha utilizzato controfigure per le scene d’azione, per questo ruolo ha studiato arti marziali con Dan Inosanto, uno dei discepoli di Bruce Lee. Mila Kunis è entrata nel cast visto che la prima scelta, Kristen Stewart, era contemporaneamente impegnata sul set di New Moon.
A cura di Alberto Brumana
in sala ::