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Zombie Movie: la storia
7. il nuovo millennio

Dopo la crisi degli anni Novanta, il cinema zombie nel Duemila si riscopre. Tra il 2002 e il 2009 sono infatti stati prodotti decine e decine di film di genere. Forzatamente ne abbiamo dovuto scegliere un numero ristretto, cercando comunque di segnalare tutte le tendenze emerse.
Ma andiamo per ordine. Nel 2000 e 2001 le produzioni sono ancora limitatissime, tanto che lo zombie movie sembra quasi al capolinea. La svolta arriva nel 2002, fondamentalmente grazie a due film. Il primo è Resident Evil, di Paul W.S. Anderson. Il suo clamoroso successo (più di cento milioni di dollari di incasso, che ne fanno lo zombie movie più “ricco” della storia) è dovuto principalmente alla sua derivazione da un celebre videogioco, che già dal 1996 aveva fatto tornare gli zombie nelle case degli appassionati. Lo script del film viene inizialmente affidato addirittura a George Romero, ma la produzione preferisce poi una soluzione che privilegi maggiormente l’azione, costruita attorno all’eroina interpretata da Milla Jovovich. Verso la fine dello stesso anno esce poi in Inghilterra 28 giorni dopo (28 Days Later), di Danny Boyle. Pensato come un piccolo film a basso budget, il film soprende tutti e incassa più di ottanta milioni di dollari. Gli zombie (o meglio infetti, in questo caso) tornano ad essere veloci e il film viene acclamato da pubblico e critica soprattutto per le atmosfere angoscianti che riesce a creare, grazie anche a un’azzeccata colonna sonora.

Dopo questi due grandi successi, dal 2003 le produzioni iniziano ad aumentare esponenzialmente. Si inizia con un altro film tratto da un videogame, House of the Dead, di Uwe Boll. Anche questa volta critica e pubblico sono concordi, però nel bocciare completamente un film che è un pastrocchio di elementi ammassati l’uno sull’altro. Malgrado questo, nel 2005 esce poi un seguito, diretto da Michael Hurst. Sempre nel 2003 vengono poi prodotti Undead, interessante produzione australiana che mescola alieni e zombie, e Zombie Hospital (Graveyard Alive), commediola in cui un’infermiera si trasforma in sexy zombie.

L’anno successivo il film più importante è senza dubbio L’alba dei morti viventi (Dawn of the Dead), remake della seconda opera di Romero, diretto dall’esordiente Zack Snyder (poi regista di 300 e Watchmen). È un grandissimo successo (il secondo ad aver incassato più di cento milioni di dollari dopo Resident Evil) e un omaggio al cinema di Romero (che però non ha apprezzato del tutto il film, soprattutto nella rappresentazione degli zombie, veloci come in 28 giorni dopo), anche nel ritorno a una certa critica della società americana e del suo decadimento culturale. Ma il 2004 è anche e soprattutto l’anno delle commedie zombie. La più famosa è sicuramente L’alba dei morti dementi (Shaun of the Dead), diretta da Edgar Wright e interpretata dal duo Simon Pegg e Nick Frost, due pigri amici che si trovano a dover combattere i morti viventi. In questo caso il film è piaciuto moltissimo a Romero (e anche Quentin Tarantino e Peter Jackson ne sono grandi fan). Escono poi anche Dead & Breakfast, quasi uno Scary Movie del genere con David Carradine, Zombie Honeymoon, su una luna di miele in cui il neomarito diventa un morto vivente, e Maial zombie, anche i morti lo fanno (Night of the Living Dorks), film tedesco che, chissà come mai, ha trovato distribuzione anche nei nostri cinema. Lo stesso anno escono poi anche il secondo Resident Evil, Apocalypse, diretto questa volta da Alexander Witt, Zombie Nation, famoso soprattutto per essere nella Top20 dei peggiori film di sempre per Imdb, e due interessantissimi film europei, come il francese Les revenants, di Robin Campillo, un dramma sull’elaborazione del lutto in cui gli zombie non cercano carne umana, ma solo di reintegrarsi tra i vivi, e l’irlandese Dead Meat, di Conor McMahon, in cui i morti viventi risorgono per il morbo della mucca pazza.

Il 2005 invece produce film mediamente di livello più mediocre. Si va da Il custode (Mortuary), del maestro dell’horror Tobe Hooper, in cui una famiglia di becchini si ritrova in una casa maledetta, a Die You Zombie Bastards!, film in cui è mischiato di tutto, dai supereroi agli zombie ai serial killer, e a Severed: Forest of the Dead, in cui gli zombie sono giallognoli per un esperimento genetico. L’anno successivo si ritorna alla commedia zombie con Fido, ambientata in ipotetici anni Cinquanta, con gli zombie ammaestrati e usati per i lavori più umili. Ma ovviamente non tutto andrà per il verso giusto. Nel cast, anche Carrie-Anne Moss. Escono poi anche Night of the Living Dead 3D, mediocre versione tridimensionale del primo film di Romero, Special Dead, folle film in cui gli zombie attaccano un campeggio per ritardati mentali, The Quick and the Undead, ambientato in un futuro apocalittico che sembra il vecchio west, e soprattutto Last Rites of the Dead, di Marc Fratto, film a metà tra commedia, horror e critica sociale, in cui gli zombie hanno tutte le caratteristiche dei vivi, ma vengono chiusi in ghetti causando una crisi internazionale.

Il film più importante del 2007 è senza dubbio Planet Terror, di Robert Rodriguez, parte del progetto Grindhouse realizzato insieme all’amico Quentin Tarantino. Si tratta di un omaggio al vecchio cinema horror (e per realizzare gli zombie Rodriguez si è consultato con Umberto Lenzi), esagerato in ogni sua scena e per questo estremamente divertente. È probabilmente lo zombie movie con il cast più importante: oltre alla protagonista Rose McGowan (a cui al posto di una gamba è stato impiantato un mitragliatore), ci sono Bruce Willis e Josh Brolin (oltre a Quentin Tarantino e Tom Savini in piccole parti). Sempre nel 2007 escono il terzo Resident Evil, Extinction, di Russell Mulcahy e il seguito di 28 giorni dopo, intitolato 28 settimane dopo (28 Weeks Later) e diretto da Juan Carlos Fresnadillo. Altre uscite del genere sono poi Living Dead: Outbreak on a Plane, in cui i morti viventi risorgono su un aereo in volo, Undead or Alive – Mezzi vivi e mezzi morti, comedy horror ambientata nel selvaggio west, e The Mad, produzione canadese sempre improntata sulla commedia con Billy Zane.

Il 2008 inizia con un altro remake romeriano, Day of the Dead dell’esperto Steve Miner (2 episodi di Venerdi 13 e uno di Halloween). Il film è però una sorta di teen horror e delude sotto tutti i punti di vista. Da ricordare solo il ruolo da protagonista per Mena Suvari. Altri tre film della stagioni sono decisamente folli: Zombie Strippers ha come protagoniste delle spoglierelliste zombie e nel cast l’ex pornostar Jenna Jameson e Robert “Freddy Krueger” Englund, Otto; or Up with Dead People, di Bruce La Bruce, presentato nei festival del Sundance e di Berlino, mescola splatter cruento e [img4]scene di sesso omosessuale esplicito, e Dance of the Dead, che ha infine come protagonisti un gruppo di nerd, gli unici a non essere andati al ballo della scuola e quindi a non essere diventati zombie.

La produzione anglosassone più interessante del 2009 è invece Pontypool, del regista canadese Bruce McDonald, che inserisce la variazione del contagio attraverso l’uso di determinate parole. La radio diviene quindi il veicolo più pericoloso per una zombizzazione di massa. E’ prevista invece per la fine dell’anno l’uscita di Benvenuti a Zombieland (Zombieland), di Ruben Fleischer con Woody Harrelson, Bill Murray, Abigail Breslin e Jesse Eisenberg, commedia su un gruppo di personaggi sopra le righe che cercano di sopravvivere ai morti viventi. Altre interessantissime uscite del 2009 sono il norvegese Dead Snow, in cui a risvegliarsi dalla morte è un manipolo di soldati nazisti, e il serbo Zone of the Dead, omaggio al cinema di Romero (il protagonista è Ken Foree di Zombi).

Filmografia essenziale
• 28 giorni dopo (2002) di Danny Boyle
• Resident Evil (2002) di Paul W.S. Anderson
• Undead (2003) di Michael e Peter Spierig
• House of the Dead (2003) di Uwe Boll
• Zombie Hospital (2003) di Elza Kephart
• L’alba dei morti viventi (2004) di Zack Snyder
• L’alba dei morti dementi (2004) di Edgar Wright
• Dead & Breakfast (2004) di Matthew Leutwyler
• Zombie Nation (2004) di Ulli Lommel
• Maial zombie, anche i morti lo fanno (2004) di Mathias Dinter
• Resident Evil: Apocalypse (2004) di Alexander Witt
• Les revenants (2004) di Robin Campillo
• Dead Meat (2004) di Conor McMahon
• Zombie Honeymoon (2004) di David Gebroe
• Il custode (2005) di Tobe Hooper
• Die You Zombie Bastards! (2005) di Caleb Emerson
• House of the Dead 2 (2005) di Michael Hurst
• Severed: Forest of the Dead (2005) di Carl Bessai
• Return of the Living Dead: Necropolis (2005) di Ellory Elkayem
• Fido (2006) di Andrew Currie
• Subject Two (2006) di Philip Chidel
• Night of the Living Dead 3D (2006) di Jeff Broadstreet
• Last Rites of the Dead (2006) di Marc Fratto
• Special Dead (2006) di Thomas L. Phillips e Sean Simmons
• The Quick and the Undead (2006) di Gerald Nott
• Planet Terror (2007) di Robert Rodriguez
• 28 settimane dopo (2007) di Juan Carlos Fresnadillo
• Resident Evil: Extinction (2007) di Russell Mulcahy
• Living Dead: Outbreak on a Plane (2007) di Scott Thomas
• Undead or Alive – Mezzi vivi e mezzi morti (2007) di Glasgow Phillips
• The Mad (2007) di John Kalangis
• Zombie Strippers! (2008) di Jay Lee
• Day of the Dead (2008) di Steve Miner
• Dance of the Dead (2008) di Gregg Bishop
• Otto; or Up with Dead People (2008) di Bruce La Bruce
• Dead Snow (2009) di Tommy Wirkola
• Zone of the Dead (2009) di Milan Konjevic e Milan Todorovic
• Pontypool (2009) di Bruce McDonald
• Benvenuti a Zombieland (2009) di Ruben Fleischer

Zombie Movie: la storia
1. Gli zombie prima di Romero
2. Le creature di Romero
3. Gli “zombi” italiani
4. Gli anni Settanta
5. Gli anni Ottanta
6. Gli anni Novanta
7. Il nuovo millennio
8. Un mondo di zombie

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