Festival di Locarno ’09
Diario, 6 agosto
Carlo Freccero, per chi non lo conoscesse, è uno che ha fatto la storia della tv. Anzi, ha fatto la tv, nel senso che da oltre 25 anni compra diritti, supervisiona trasmissioni, dirige reti e soprattutto, spesso ci azzecca. Oggi era presente al Festival di Locarno per parlare di Rai4 e della collaborazione con Dynit, casa di distribuzione specializzata nell’acquisto di anime giapponesi. Forse vi chiederete che c’entrava con la seriosa manifestazione svizzera, ma visto che quest’anno la retrospettiva del Festival si chiama Manga Impact ed é dedicata proprio agli anime, l’arrivo sugli schermi del digitale terrestre di due nuove serie di robot fa certo notizia. E poi c’è lui, Carlo, l’uomo che ha portato in Italia Goldrake e Mazinga, colui che dirigeva Raitre ai tempi gloriosi de La tv delle ragazze e di Avanzi e che la generazione dei “thirty-something tv addicted” venera o quantomeno ha adorato. Difficile farlo sbottonare su questioni di politica televisiva: “non commento fatti che da direttore editoriale non conosco” ha detto a proposito della fuoriuscita di RaiSat dal pacchetto Sky. Si è pero’ dilungato molto nel descrivere la tv che vorrebbe. “Ormai YouTube, i videogiochi, l’animazione, i videoclip, le serie tv, sono una sola cosa e vanno analizzati e compresi come un unicum. Sono canali diversi, ma spesso agiscono attraverso una stessa logica di narrazione che tende a moltiplicare l’azione. Penso a 24, Prison Break o altre serie americane che amo molto e che agiscono proprio come gli anime.”
Il riferimento vale per due cartoon giapponesi che a partire dal 24 settembre verranno trasmesse in seconda serata su Rai4: Code Gass: Lelouch of the Ribellion e Gurren Lagann, entrambi di genere Mecca (i robottoni) che sono stati presentati oggi pomeriggio all’interno della rassegna Ici & Ailleurs – Anime Now. Le due serie saranno poi trasmesse in seconda serata ed entrambe categoricamente non censurate. Una precisazione importante, anche perchè, come ha spiegato sempre Freccero : “in Italia i cartoni animati subiscono gli attacchi piu’ feroci da parte di associazioni varie, che non voglio nominare per non fargli pubblicità. Generalmente viene accettata qualunque trasmissione pop religiosa, ma se i cartoni animati mostrano una violenza superiore a quella di Bambi, allora se ne chiede a gran voce la censura.”
Rai4 in pratica, almeno secondo le parole del suo direttore editoriale, ha scelto di seminare programmi per tutti, cercando però di modificare la concezione di target che hanno le tv generaliste. “Noi non crediamo più che esista un pubblico che si divide in giovane o vecchio, maschile o femminile. Noi pensiamo che esista un tipo di pubblico che preferisco definire aggiornato, più che giovane. E’ quello che segue i blog, che gioca con le consolle e che trova l’intrattenimento un bisogno primario da soddisfare. Questo é il pubblico che siamo certi amerà Code Geass e Gurren Lagann. Il primo é un anime molto forte, con scene violente e senza divisione tra buoni e cattivi, il secondo é più semplice, ma sicuramente di grande velocità e azione.” E come la mettiamo con gli investimenti sulla produzione propria? “Per adesso i soldi non me li danno, ma conto di iniziare a produrre serie e programmi con autori italiani già a partire dal febbraio prossimo.”
A cura di Sara Sagrati
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