Una giovane coppia che diventa una famiglia, un rapporto che diventa sempre più profondo anche grazie a un amico a quattro zampe, che invece lavora per essere “il cane peggiore del mondo”. Mentre John e Jenny crescono, Marley accompagna e osserva la loro vita. È come se fosse il cane la vera voce narrante del nuovo film di David Frankel. Non raramente, durante la sua visione, si avverte la sensazione di osservare la storia proprio dal punto di vista di Marley. Ma, come nell’omonimo romanzo di John Grogan (da cui il film è tratto), Marley non è solo un espediente narrativo, ma è il perno della narrazione, come se le vite dei personaggi, in un certo senso, ruotassero intorno a lui. Del resto la rubrica di John sul quotidiano per cui scrive è interamente basata sul rapporto con il suo migliore amico a quattro zampe.

Marley sembra cementare il rapporto di questa famiglia che cresce a dismisura (dopo il primo figlio ne arrivano addirittura altri due), e tutti i nuovi arrivati instaurano con lui un legame speciale. La situazione idilliaca della famiglia, che ha ormai raggiunto una sua stabilità (affettiva, economica, lavorativa), si modifica bruscamente con il peggiorare delle condizioni di salute di Marley. Anche il registro della narrazione subisce un cambiamento improvviso. I toni della commedia si smorzano per lasciare spazio a momenti più intimi e riflessivi. La pellicola di David Frankel, però, non esplode mai come dovrebbe, né nella direzione della commedia né in quella più intimista e sentimentale. Non mancano, certo, situazioni divertenti (la lezione di Marley alla scuola per cani), ma si tratta sempre di scene solo abbozzate.

Il merito del film sta nel riuscire ad affrontare tante tematiche. In fondo Io & Marley non è il racconto delle avventure di un cane, ma la storia di una famiglia che cresce. Con questo film, David Frankel non è riuscito a doppiare i successi de Il diavolo veste Prada, ma ha comunque confezionato una commedia che susciterà sicuramente tanti sorrisi e tanta tenerezza.

A cura di Delia Parodo
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