Nascondiglio al Lido
Diario, ultimo giorno
Ho aspettato un giorno prima di scrivere l’ultimo resoconto veneziano. Ora che non sono più in una stanzetta al Lido di Venezia, ma nel mio appartamento al Corvetto di Milano, posso affermarlo con sicurezza: pare incredibile ma ha vinto il mio film preferito. Ero sicuro che anche quest’anno avrebbe vinto il film che non ho visto (l’apprezzatissimo da tutti Teza), e invece l’ha spuntata The Wrestler. Come avrete potuto notare dai miei tentativi di portare il wrestling sulle pagine di Hideout, da vent’anni ho una malsana passione per questa americanata che trovo assurdamente affascinante. È come se facessero un film che parla con sentimento del vostro piccolo quartiere: difficilmente non vi piacerà. Ma anche guardandolo con un occhio esterno, The Wrestler è un film eccellente, grazie alla regia di una Aronofsky che ha saputo reinventarsi e all’interpretazione di un Rourke che non ha dovuto inventare nulla, solo portare in scena la propria esperienza.
L’ultimo film in concorso si è portato a casa il successo finale dunque. L’ha fatto in una Mostra che, valutata a posteriori, vede rispettate le aspettative, con una selezione di film minore rispetto alle passate edizioni. Vedremo l’anno prossimo se, oltre a un nuovo palazzo del cinema, Venezia saprà avere anche una rinnovata fortuna nella scelta dei film.
A cura di Alberto Brumana
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