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Le migliori serie tv di sempre

Il mensile americano Empire ha pubblicato la classifica delle migliori 50 serie televisive di sempre: al primo posto I Simpson, al secondo Buffy l’ammazzavampiri e al terzo I Soprano. Al cinquantesimo, Quantum Leap. D’accordo o meno, si tratta di un sondaggio tra i lettori di Empire ed Empire di lettori ne ha molti. Dai risultati della classifica è facile immaginare anche il loro lettore tipo: giovane, appassionato, geek, ma soprattutto con poca memoria. Tra tutti i titoli proposti, infatti, sono ben poche le serie che non siano attualmente trasmesse dalla tv, in prima visione o in replica. Una dimostrazione della scarsità di memoria della MTV Generation (come già ricordato da Burt e Lisa in una puntata dei Simpson) o solamente una normale reazione a un sondaggio che sicuramente sarà già vecchio alla prossima stagione?

Sta di fatto che non vedere serie cult che hanno fatto la storia della tv in questa classifica fa davvero riflettere. Che fine hanno fatto, tanto per citarne qualcuna, Ai confini della realtà (The Twilight Zone, 1959 – 1964), La famiglia Addams (The Addams Family, 1964 – 1966), Mia moglie è una strega (Bewitched, 1964 – 1972), Il tenente Colombo (Lt. Columbo, 1971 – 2003), Happy Days (id., 1974 – 1984). Questi e altri programmi hanno inciso molto più sulla vita dei propri telespettatori di quanto le serie attuali non stiano facendo al giorno d’oggi. I canali erano meno, gli show erano pochi e il pubblico si focalizzava per intero su quei pochi, creando condivisione e memoria collettiva. All’inizio degli anni Sessanta, l’America era fortemente all’avanguardia. In Italia la tv trasmetteva da pochi anni, in bianco e nero e su un solo canale, mentre oltreoceano si produceva già a colori. Molti talenti si sono riversati sul nuovo media, soprattutto giovani scrittori, ma anche grandi registi, tra cui ad esempio Alfred Hitchcock. Quella fu l’età dell’oro della tv: idee, sperimentazioni, nuovi modi di raccontare storie.

All’inizio degli anni Settanta, la crisi politica e ideologica cambiò tutto. Il grande successo planetario di Star Trek (Star Trek, The Original Series, 1966 – 1969) spostò l’attenzione sulla messa in scena fantascientifica, da cui nacquero molti emuli (Spazio 1999, Galactica, Buck Rogers), oppure sulla trattazione di temi scottanti. Iniziò l’era moderna, con grandi serie poliziesche che tramite i casi proposti scandagliavano l’animo umano. Nacquero i Colombo, i detective sulle strade di San Francisco che successivamente, sulla scia dell’edonismo anni Ottanta, si trasformarono nei CHiPs, in Magnum P.I., nell’A-Team e in Supercar. Quello che mancava a questi programmi era la coesione. Ogni puntata era fine a se stessa, non c’era una continuità nelle trame e addirittura succedeva che non venivano ricordati molti dettagli importanti da una stagione all’altra. Si trattava di una sorta di ingenuità nell’immaginare un pubblico disattento, ma non è mai stato così. Tanto che iniziarono le serie epiche sulle famiglie: Dallas, Dynasty e Falcon Crest. Ma soprattutto Steven Bochco si inventò Hill Street giorno e notte (Hill Street Blues, 1981 – 1987) in cui i casi seguiti da un distretto di polizia newyorkese si intrecciavano con le vite private dei protagonisti. Una vera rivoluzione, che creò serializzazione vera e una prima esperienza di tv d’autore.
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Ma lo spartiacque vero tra la tv moderna e quella post-moderna è rappresentato da I segreti di Twin Peaks (Twin Peaks, 1990-91), in cui David Lynch riuscì a spostare il limite del mostrabile in prima serata mettendo insieme delitti, violenza, risate, soap opera e meditazione trascendentale. Una vera rivoluzione grazie alla quale è poi stato possibile inventare X-Files, Six Feet Under, Dr. House fino ad arrivare alla perfezione di scrittura di serie come 24 o Lost, che hanno creato veri e propri format di messa in scena e nelle quali addirittura è il tempo e la temporalità a essere uno dei protagonisti. Seguendo questo ragionamento, lo stupore iniziale di non vedere serie classiche in classifica lascia il posto alla consapevolezza che sia normale. Il gusto del pubblico si è modificato ed è normale “tifare” per qualcosa che sta regalando emozioni proprio in quello stesso momento. Quello stupore iniziale ha però spinto la redazione di Hideout a fare un sondaggio interno, certi che i nostri risultati sarebbero stati molto diversi da quelli di Empire. E invece…

1. Lost
2. I Simpson
3. I segreti di Twin Peaks
4. Sex and the City
5. X-Files
6. Friends
7. Dr. House
8. Dawson’s Creek
9. Grey’s Anatomy
10. Dexter

Invece qual è la tua serie tv preferita in assoluto? Vota il sondaggio!

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