Addio ad
Arthur C. Clarke
«A volte penso che siamo soli nell’universo, a volte penso che non lo siamo. In entrambi i casi l’idea è decisamente sconcertante».
Arthur C. Clarke, uno dei più famosi scrittori di fantascienza dello scorso secolo, è morto nella sua casa nello Sri Lanka all’età di novant’anni, per una crisi respiratoria. Suoi alcuni racconti e romanzi fondamentali, come 2001: Odissea nello spazio e il ciclo di Rama.
Lo ricordiamo con le sue tre leggi sulla previsione, che riassumono sinteticamente ma chiaramente le sue idee sulla fantascienza:
• «Quando un anziano affermato scienziato dichiara che qualcosa è possibile, ha quasi certamente ragione; quando dichiara che qualcosa è impossibile, ha probabilmente torto».
• «L’unico modo per scoprire i limiti del possibile è avventurarsi un poco oltre, nell’impossibile».
• «Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia».
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