Simian Mobile Disco
Hustler
Canzone: Hustler
Regia: Ace Norton
Artista: Simian Mobile Disco
Album: Attack Decay Sustain Release
Anno: 2007
Hustler, singolo “pre-vendita” dell’album, era già uscito con un video dell’emergente regista “indie” Saam Farahmand: tutto un telefono senza fili saffico, apparentemente innocente, che coinvolge un gruppo di giovani ragazze sedotte e seducenti.
Ora però ci mette le mani Ace Norton, figlio d’arte cresciuto nella ricca Venice, regista postmoderno che frulla underground, Seventies e cultura pop come un giovane (25 anni) contenitore di forme già viste/assaggiate.
E la seconda versione di questo pezzo dei Simian è già, in effetti, una citazione di quella precedente: la seduzione rimane protagonista, ma Norton, una specie di protagonista di The O.C. dall’improbabile animo bolscevico, ne fa un food porn, con tanto di terribili conseguenze per quella seduzione “bulimica” inseguita da cinque belle ragazze decisamente provocanti.
Un carrello in avanti presenta su un piccolo palco girevole donne ammiccanti in costumi succinti di diversi colori, una sorta di sexy-carillon umano che gira a ritmo elettronico.
I dettagli di bocche, corpi che ballano e sguardi seducenti accompagnano il testo, o meglio il “pretesto”, tipico dei brani dance: una sorta di mantra composta di beats acidi e corpi sinuosi.
Ma le modelle dal fisico anoressico iniziano presto a ingurgitare senza ritegno: è un’orgia alimentare ipercalorica, una Grande abbuffata dalle mortifere conseguenze.
Sfamate di gelati, spalmate di panna, affogate tra gli spaghetti, ingozzate di ciambelle, fragole e quant’altro, decidono di passare ad altri cibo, strozzandosi con gioielli, carte di credito, borse firmate e soldi.
Ma tutta questa ingordigia trasforma le ragazze: all’improvviso i visi si deformano e siamo nei video di Chris Cunningham/Aphex Twin, la bellezza diventa orrore e dal loro ghigno di maschera iniziano ad uscire liquidi colorati, una vomitata di gruppo che non si vedeva dai tempi di Stand by me o da “Monty Python e l senso della vita.
Le bellone sono rimaste deformate, ma sorridono soddisfatte nell’inquadratura finale: però, fateci caso, sono solo quattro. Forse, almeno una su cinque ha preferito una sana dieta macrobiotica.
A cura di Davide Briani
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