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Festa di Roma
Cala il sipario

Jason Reitman con il premio Marco Aurelio appena conquistato per <i>Juno</i>” /><strong>Roma, 27.10.2007</strong>. Cala il sipario sulla seconda edizione della Festa del Cinema di Roma 2007 ed è il momento di tirare le somme. <strong>Si sono visti piccoli, importanti, passi in avanti, non c’è dubbio</strong>: un concorso ufficiale, le sezioni <em>Première</em> e <em>Alice nella città</em> con pellicole interessanti, impegnate e di buona fattura.<br />
Forse la carovana dei divi arrivati nella capitale (da Tom Cruise a Robert Redford, da Halle Berry a Sean Penn) ha un po’ offuscato le sezioni principali, che meritavano più attenzione e più riguardo. Alla fine però i numeri hanno dato ragione agli organizzatori e ci consegnano un edizione in crescita: 600.000 i visitatori accorsi durante questi giorni di festa, 110.000 tra biglietti e abbonamenti venduti e più di 2.600 giornalisti accreditati, tra stampa italiana e internazionale.</p>
<p>L’ultimo giorno è stato quello decisivo: <em>Juno</em>, di Jason Reitman, già regista acclamato di <em>Thank you for smoking</em>, è riuscito nell’<strong>impresa di mettere d’accordo pubblico, critica e giuria popolare</strong>, (presieduta quest’anno dal regista Premio Oscar Danis Tanovic), vincendo meritatamente il premio Marco Aurelio per il miglior film del concorso ufficiale 2007. Un film corale, emotivamente coinvolgente, che ha stupito tutti. Peccato che sia stata ignorata l’interpretazione di Ellen Page che, a questo punto, può davvero pensare in grande, perchè no, anche a una nomination agli Oscar.<br />
Il premio per la miglior interprete femminile è andato invece alla cinese Jang Wenli (ancora Cina dopo Venezia) del film <em>And the spring comes</em> di Chang Wei Gu, attrice sicuramente apprezzabile ed elegante, in un ruolo difficile, che ha costituito il fulcro della storia. Premio per il miglior interprete maschile è invece stato assegnato all’attore croato Rade Šerbedžija, per il ruolo nel film di Jeremy Podeswa, <em>Fugitive Pierces</em>, premiato per la sua sensibilità e credibilità, nei panni di un personaggio coraggioso e di grande umanità. Premio speciale della giuria è andato ad <em>Hafez</em> di Abolfazl Jalili, opera narrativa, complessa per simbolismi e messaggi, che però è riuscita a convincere per la sua forza comunicativa, più che mai attuale.</p>
<p>Meritatissimo il Premio Fastweb per il miglior film della sezione <em>Première</em> a <em>Into the wild</em> di Sean Penn, pellicola straordinariamente intensa, che siamo certi, non fermerà qui il suo ‘viaggio’ alla conquista di nuovi e importanti riconoscimenti, e che è stato uno dei film visti più belli della Festa.<br />
<strong>L’italia può sorridere a denti stretti</strong> e lo fa con una menzione speciale per il film di Silvio Soldini, <em>Giorni e nuvole</em>, storia essenziale quanto importante sui problemi dell’Italia di oggi e con il film di Carlo Mazzacurati, <em>La giusta distanza</em>, che conquista il premio L.A.R.A. per il miglior interprete italiano, assegnato a Giuseppe Battiston e il Premio L’Oreal Paris per Valentina Lodovini.<br />
Molto interessanti e ben riusciti sono stati gli incontri per il pubblico con registi del calibro di Francis Ford Coppola e Terence Malick, ma anche con attrici come Jane Fonda e Sophia Loren.<br />
Un bilancio, quello di quest’anno, discretamente positivo, in netto miglioramento sicuramente rispetto al 2006, ma che ha ancora un po’ di strada da fare e qualche accorgimento da sistemare.<br />
L’appuntamento è per l’anno prossimo: arrivederci Roma!</p>
				<p class= A cura di Andrea Giordano
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