Pianeta Entertainment
«La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca». Con questa ormai mitica sentenza, più di trent’anni fa il ragionier Fantozzi abbatteva uno dei capisaldi del cinema dello scorso secolo. Ma chi lo dice che il termine “cagata” abbia solo una valenza negativa? Planet Terror è senza ombra di dubbio una “cagata pazzesca”. Ma lo è nelle intenzioni dell’autore, dalla prima all’ultima scena. E per questo si rivela un perfetto esempio di quello che il cinema è dalle sue origini: un prodotto di intrattenimento.
Quando tutti i grandi autori lavorano per sottrazione, cercando di limitare al massimo azione e dialoghi, Robert Rodriguez lavora per addizione, se non per moltiplicazione. Ce lo si immagina, sul set in compagnia dell’amico Tarantino: «Aggiungiamo un pò di sangue su quella testa esplosa» dice uno, «Si ma quella faccia deve avere ancora più bubboni purolenti» continua l’altro. Insomma, si sono divertiti molto, e senza dubbio hanno fatto in modo che il pubblico in sala si potesse divertire altrettanto.
Con un avvertimento però. Planet Terror non è un film da analizzare o interpretare. È vero, ci sono riferimenti alla guerra in Iraq e a Osama Bin Laden, ma sono tutti finalizzati all’intrattenimento, senza fini politici. È vero, ci sono parti nella sceneggiatura con poco senso rispetto al film nel suo insieme, ma conta poco rispetto all’effetto travolgente che possono avere sullo spettatore. Più che a Romero, Rodriguez si rifà a Carpenter e Lenzi, triturando il loro cinema e risputandolo a trecento all’ora, senza soste (una scena viene completamente saltata usando lo stratagemma della pellicola bruciata) e senza quell’autocompiacimento che ha reso per qualcuno un pò stucchevole A prova di morte (il film di Tarantino distribuito negli Usa insieme a Planet Terror).
Quando Freddy Rodriguez penetra la gamba monca di Rose McGowan con un un fucile mitragliatore AK 47, quando Quentin Tarantino cerca di fare sesso mentre gli si stanno deformando le parti intime, quando Naveen Andrews (il Sahid di Lost) vuole fare il supereroe e finisce spappolato, il pubblico in sala applaude. Non perchè si trova davanti a un capolavoro, ma perchè Planet Terror centra perfettamente il suo obiettivo. E lo fa esplodere tra sangue e budella.
A cura di Alberto Brumana
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