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cultura dell'immagine e della parola

Milano Film Festival12
Serata di premiazione

Il vincitore del Milano Film Festival: <i>Just like the movies</i> di Michal Kosakowski” />Fa freddo ma non piove in Piazza Grande a Parco Sempione. Gli organizzatori hanno voluto sfidare la sorte, è infatti risaputo che le produzioni di Esterni vengono inevitabilmente battezzate da pioggia battente. Ma in questo caso è stata una luna serena a coronare la serata conclusiva del festival che s’è differenziato dalle scorse edizioni non solo per l’aspetto metereologico.<br />
Come hanno infatti ripetutamente sottolineato Beniamino Saibene e Lorenzo Castellini per la prima volta sono stati ascoltati dal Comune che ha accolto con favore le loro richieste. Hanno potuto parlare di cinema, hanno ricevuto appoggio e aiuto invece del solito ostruzionismo. E la differenza rispetto alle scorse edizioni è stata in questi dieci giorni sotto gli occhi di tutti. Si sono pertanto dilungati in quasi quattro minuti di ringraziamenti, specialmente all’assessore Giovanni Terzi (che da parte sua, sulle pagine di Milano del Corriere della sera del 24 settembre, si accaparrava tutta la gloria dell’evento). </p>
<p><strong>Premiazioni</strong></p>
<p><strong>Premio del pubblico</strong>: <em>I am Bob</em> di Donald Rice. A lui andrà tutto il ricavato delle monetine che sono state utilizzate dal pubblico per votare i cortometraggi in gara.<br />
<strong>Premio studenti</strong>: <em>Soft</em> di Simon Ellis.<br />
<strong>Premio animazione</strong>: <em>Patty, ktratki film v perverzih</em> (<em>Patty, short film in perverses</em>) di Matej Lavrencicand e Roman Razman</p>
<p>Fuori concorso per Incontri Italiani abbiamo il <strong>Premio autocritica</strong>, assegnato a <em>Lacreme Napulitane</em> di Francesco Satta. Il nome di questo premio deriva dal fatto che sono gli stessi cineasti partecipanti alla rassegna a votarsi a vicenda. Vorremmo dire che questo fa loro onore, ma non sapendo con quale scarto è stato designato il vincitore, con molta malizia si potrebbe pensare che tutti, meno uno, si siano autovotati.</p>
<p><strong>Premio CGIL</strong>: <em>Outsourcing</em> di Markus Dietrich<br />
<strong>Premio dello Staff</strong>: <em>The lonely bliss</em> of the Cannonball Luke, di Levi Abrino.<br />
E cinque <strong>menzioni</strong>: <em>Nijuman no boeri</em> di Jean-Gabriel Périot, <em>Tolya</em> di Rodeon Brodsky, <em>Valuri</em> (<em>Waves</em>) di Adrian Sitaru, <em>Soldat</em> (<em>Soldier</em>) di David Peros Bonnot, <em>Energie!</em> (<em>Energy!</em>) di Thorsten Fleisch</p>
<p>Anche gli organizzatori del Milano Film Festival hanno l’occasione di votare il loro cortometraggio preferito, assegnando il </strong>Premio Aprile</strong>. Frequentemente negli anni passati il premio è stato assegnato a un corto che non incontrava il favore del pubblico.<br />
E’ accaduto anche questa volta col vincitore <em>Zur Maloche</em> (<em>Getting ready</em>) di Roberto Anjari-Rossi, unico, in tutta la serata, a ricevere solo pochi applausi e molti fischi.<br />
Stesso discorso per le menzioni: <em>Twist</em> di Alexia Walther, <em>Tommy</em> di Ole Giaever, <em>Amin</em> di David Dusa e il lungometraggio <em>Waiting at the gate</em> di Rocky Palladino</p>
<p><strong>Vincitore della sezione cortometraggi</strong>: <em>Just like the movies</em> di Michal Kosakowski.<br />
La giuria, composta dal gruppo del Teatro delle Albe, ha voluto premiare questo particolare cortometraggio per l’idea e la capacità realizzativa. Kosakowski ha infatti selezionato e montato scene appartenenti a film famosi e ha mostrato la caduta delle torri gemelle appunto “proprio come nei film”.</p>
<p>Si chiude così la rassegna che ha tenuto viva e attiva Milano in questo settembre ancora vacanziero. E’ ormai tempo di rituffarsi nelle grigie giornate lavorative e nel pigro autunno che avanza. Non resta che aspettare che ricomincino i preparativi, che i registi mandino nuovi film, che tutta la macchina si rimetta in moto. L’appuntamento, come sempre, è all’anno prossimo.</p>
				<p class= A cura di Silvia Poli
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