Dalla tv al grande schermo
Dopo Luca e Paolo e Aldo, Giovanni e Giacomo arriva su grande schermo anche il duo Ficarra & Picone, coppia comica palermitana che già si era cimentata nella recitazione cinematografica in Nati stanchi (Dominick Tambasco, 2001) e che ora fa il grande salto passando alla regia. D’altronde tutto è show business.
Però, nonostante i possibili pregiudizi, il duo riesce a scansare il pericolo maggiore e a far ricrede anche i più scettici: niente di televisivo, né i tempi né il montaggio, ma un vero e proprio film che fa suo il linguaggio cinematografico dimenticando quello televisivo.
E così si è venuta a formare una commedia degli equivoci di tutto rispetto, in cui l’equilibrio tra comicità e dramma trova davvero la sua giusta dimensione.
Tanto che il rimando a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, conterranei di Ficarra & Picone, di tanto in tanto arriva realmente spontaneo.
Si sente la Sicilia, con i suoi colori ma anche con le sue contraddizioni, i suoi malaffari e la sua genuinità.
Non certo un capolavoro che rimarrà nella storia della cinematografia, ma un’opera sincera e onesta che, pur sfruttando la popolarità mediatica dei due, ne fa strumento per arrivare a un risultato artistico di buon livello e non giaciglio su cui adagiarsi.
Sarà forse proprio per questo che hanno preso parte al progetto, contribuendo notevolmente a regalargli valore aggiunto, attori del calibro di Arnoldo Foà, Andrea Tidona e Tony Sperandeo, quest’ ultimi anche loro siciliani doc.
Così, fra commedia degli equivoci e riflessione sulla società contemporanea e suoi falsi valori, si ritrova un po’ della colorata Sicilia di Roberta Torre e forse anche un po’ di quel grottesco alla Ciprì e Maresco.
In un’opera che certamente non eccelle, ma permette di trascorrere una piacevole ora e mezza di divertimento.
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