A un certo punto, nella vita di ogni uomo, arriva il momento in cui si devono affrontare tutte le questioni, irrisolte e accantonate, che nel corso della propria esistenza ciascuno di noi ha sempre cercato di eludere. A queste questioni Francesco Mazza dà un nome e una raffigurazione dicotomica, ma priva di giudizi di valore: ecco allora i Demoni e i Maestri, che nel corso della sua vita lo hanno assillato o sostenuto, alternarsi vicendevolmente nel ruolo di benevoli idoli, perfidi burattinai o enigmatiche sfingi. L’autore si lascia smarrire all’interno di questa foresta simbolica, alla ricerca di una qualche sorgente originaria del sapere, che gli possa spiegare il senso di oltre vent’anni di vita (per sua stessa ammissione) spesso controversa e raramente condivisa.

Attraverso uno stile ibridato, che rende la poesia lucida ed essenziale e la prosa emozionale e sincopata, Francesco Mazza ci porta ad esplorare le dimensioni del linguaggio, dell’assurda e grottesca comunicazione interpersonale, delle relazioni affettive profonde o biecamente superficiali; grazie ad una capacità di analisi penetrante e raffinata, coglie e getta in superficie brandelli di umanità pura, essenziale, in tutta la sua nuda crudezza. Il risultato è un altalenante percorso tra confessioni dolorose, constatazioni ciniche ma realiste e considerazioni ironiche e divertite.
Pur essendo largamente autobiografica, l’opera di Francesco Mazza ha il merito di aprire spazi anche per il nostro dubbio e la nostra riflessione, andando a scandagliare dimensioni più generali dell’esistenza, e alla fine della lettura ci permette di sapere un po’ di più persino sulla nostra vita.

L’autore
Francesco Mazza ha ventiquattro anni e questa è la sua opera prima, in cui raccoglie pensieri ed emozioni che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita. Studia e lavora nel campo della comunicazione, e forse proprio questo sta alla base del suo interesse per gli aspetti essenziali del linguaggio e per le evoluzioni delle relazioni umane. Attualmente sta lavorando alla stesura del suo primo romanzo.

A cura di Enrico Bocedi
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