La Notte dei Pubblivori di J.M. Bouriscot
Genova, luogo natio, terra di comici e cantautori, poeti e artisti. Città strana e traboccante di contraddizioni, fascino e speranza. Genova dalla notte stellata e, solo per una sera, venticinquesima notte dei Pubblivori. E’ proprio vero, questo evento così importante per il mondo degli appassionati degli spot è approdato in anteprima a Genova.
Alle ore 21.45 il foyer del cinema Universale, una delle storiche sale del centro, si riempie di facce più o meno note. Volti di interessati giornalisti e di giovani curiosi affollano il botteghino. Il biglietto è un po’ caro, forse il fatto che la sala non sia completamente piena è dovuto proprio a questo. I main sponsor hanno ben sistemato i loro banchetti promozionali e così mi viene offerto un energy drink al gusto di fragola, un chewing gum alla liquirizia per togliermene il gusto e un caffè per ammazzare il tutto. Come inizio non c’è male.
La proiezione inizia con una serie di spot del 2004, la raccolta prevede commercial da tutto il mondo: Argentina, Belgio, Gran Bretagna, Usa, Mexico, Cina e altro ancora. Le reclame variano da messaggi di responsabilità sociale ad altri più leggeri, i più frequenti a dire il vero, per alleggerire il tono della serata.
La pubblicità è uno strumento strano, di persuasione, come direbbero gli accademici, ma anche di comprensione del mondo e, soprattutto, delle società che si esprimono anche attraverso di essa. Accade così di vedere sullo schermo campagne che usano il tema del sesso e dell’omosessualità con una naturalezza e un’efficacia che in Italia non sarebbe pensabile. Nel nostro paese, infatti, queste idee creative non sono ancora realtà, e così il modello che più ci appassiona è quello del Mulino Bianco, e il solo vedere sullo schermo determinate rappresentazioni “tabù” ci fa sorridere e diventare un po’ rossi. Davvero si può scherzare e pubblicizzare un prodotto attraverso il sesso?
A parte l’ironia, colpiscono sempre gli spot con un’idea creativa vincente e questa notte uno dei commercial più interessanti è quello della Honda. Un complessissimo meccanismo a effetto domino costruisce una reclame efficace e divertente, ma ancora più esilarante è stata la parodia che una compagnia telefonica ne ha fatto mostrando due gemellini (decisamente simili a quelli dell’892) che, attraverso peripezie mirabolanti, riescono finalmente a dare il numero telefonico desiderato.
E qui arriviamo a un altro punto importante di confronto con gli altri paesi. In Italia, per motivi di protezione delle idee creative, questa parodia, che riprende lo stesso tipo di format dello spot della Honda, si sarebbe potuta contestare. Questo porta a pensare che le limitazioni alla creatività siano, forse, un po’ troppo restrittive, anche perché, in questo caso, il risultato è stato decisamente spassoso.
La critica che si può muovere a questa rassegna di Jean Marie Boursicot è che gli spot trasmessi non sono stati tutti “di qualità”, ma assemblati secondo criteri personali. Inoltre, i sottotitoli non seguivano bene l’andamento delle reclame e questo limitava l’intento dei filmati, che non venivano totalmente compresi dalla platea.
La rassegna finisce ed esco dalla sala, un altro caffè? No, grazie, forse ora è un po’ tardi, giusto ora di tornare a casa, i miei sogni proseguiranno la serata, riproiettando nella mia mente i più accattivanti spot visti.
Il calendario della Notte dei Pubblivori
Genova, 6 ottobre
Bologna, 7 ottobre
Firenze, 13 ottobre
Roma, 20 ottobre
Bari, 21 ottobre
Milano, 27 ottobre
A cura di Alice Dutto
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