Grbavica: l’Orso d’oro è bosniaco
Grbavica, pellicola bosniaca a basso costo della regista Jasmila Zbanic, ha conquistato a sorpresa l’Orso d’oro come miglior film a termine del cinquantaseiesimo Festival di Berlino. Il film, opera prima della regista di Sarajevo, racconta gli stupri di massa subiti dalle donne bosniache a opera dei soldati serbi durante la guerra dei Balcani.
Il premio della Giuria è stato invece assegnato a pari merito all’iraniano Offside, racconto sugli sforzi delle donne iraniane per assistere a una partita di calcio a Teheran e a En soap, storia sulla relazione tra una donna danese e il vicino di casa transessuale. Miglior regista sono stati invece dichiarati Michael Winterbottom e Mat Whitecross per The road to Guantanamo, mentre migliori attori i tedeschi Sandra Hueller per Requiem e Moritz Bleibtreu per Elementarteilchen.
Tutti i riconoscimenti
Orso d’oro: Grbavica di Jasmila Zbanic
Premio della giuria: ex aequo Offside di Jafar Panahi e En Soap di Pernille Fischer Christensen
Orso d’argento alla regia: Michael Winterbottom e Mat Whitecross per The Road to Guantanamo
Orso d’argento alla migliore interpretazione femminile: Sandra Hüller per Requiem
Orso d’argento alla migliore interpretazione maschile: Moritz Bleibtreu per Particelle elementari
Orso d’argento per il contributo artistico allo sceneggiatore, produttore e interprete di Freie Wille di Matthias Glasner
Orso d’argento alla migliore colonna sonora: Isabella di Pang Ho-cheung
Premio Alfred Bauer all’innovazione: El Custodio di Rodrigo Moreno
Premio all’opera prima: En Soap di Pernille Fischer Christensen
A cura di Alberto Brumana
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