Le vie della Romagna
Sapore di Romagna
Il viaggio in cui ci guida Marco Valsecchi nel suo romanzo è un percorso che ci porta in una terra sconosciuta, fatta di paesaggi dimenticati e genti scomparse. La Romagna perde i suoi connotati odierni di paradiso dei divertimenti, fatto di notti brave e albe in spiaggia, e diventa una terra selvaggia, in cui le notti sono popolate da lupi dalle fattezze umane, e le albe sono una speranza di salvezza.
Il branco selvaggio
Stefano Pelloni, chiamato “il passator cortese” dal Pascoli, è il re dei lupi, il capobranco di una selvaggia banda di briganti che sconvolgono queste terre con delitti efferati, guidati solo da un nichilismo portato ai limiti estremi. Il branco del Passatore si muove con ferocia, seminando il terrore e la morte nei paesi compresi tra le province di Forlì e Cesena. Nonostante tutto il passatore diviene per la gente della Romagna un mito, un vero e proprio angelo della giustizia che infuoca gli animi di un popolo sanguigno e sincero.
Gli antagonisti
Questo branco di lupi però è inseguito da un “cane poliziotto”, il furbissimo e diligente Apollinare Fantini. Oltre al Fantini molti sono i nemici del Pelloni: il governo pontificio e quello austriaco, il Gran Ducato di Toscana e molti signorotti locali. Ma nessuno come Apollinare Fantini, semplice “onesto cittadino”, sarà capace di seguirne le tracce e prevederne le mosse, fino a chiuderlo all’angolo in un epico scontro finale.
Come una favola
Nelle pagine di questo romanzo la storia della banda che ha stravolto e dominato le terre comprese tra le province di Forlì e Cesena, e che già si era trasformata in leggenda molte volte nel corso del tempo, prende la connotazione della favola, benedetta da tutti i crismi del celeberrimo schema di Propp. La voce dell’autore ci racconta questa fiaba guidandoci attraverso le pagine fatte di sogni della storia. In questo Valsecchi si dimostra, come già altre volte, un ottimo cantastorie, oltre che autore elegante e preciso.
Marco Valsecchi è nato nel 1981. Un suo racconto, “La signora Piera incontra l’infinito”, è incluso nella raccolta A fuoco lento. Il gusto di raccontare (Berti, 2003).
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