hideout

cultura dell'immagine e della parola

Intervista a Valerio Millefoglie

Ho proposto a Valerio Millefoglie, scrittore e superstar, di rilasciarmi un’intervista. Ecco il risultato.

Chiara: Com’è essere Valerio Millefoglie?

Valerio: Dipende dai giorni. Oggi per esempio non è il massimo, stanotte mi sono svegliato di soprassalto perché qualche ora prima mi sono lasciato prendere la mano. Sono andato in un locale dove facevano dei panini buonissimi e ne ho mangiati troppi. Mi lascio prendere spesso la mano. E poi finisce che non è il massimo essere me. Altre volte è molto divertente.

C: Ed essere una superstar, invece, com’è?

V: Dipende dai giorni. Io ho fatto uno stage da superstar quando sono stato in tour con Caparezza. La routine era arrivare più o meno per pranzo in albergo. Tv in camera o riposino o giro per la città e poi soundcheck mangiando qualcosa dal catering e poi di nuovo in albergo e poi sul palco e poi a cena e poi in albergo insonne. Insomma, alla fine è tutto uguale solo che non hai il badge.

C: Già, il bagde. Meglio i tour con Caparezza e le chat-interviste con aspiranti giornaliste che lavorare in banca, giusto?

V: Lavori in banca?

C: No, ma anche ai miei genitori sarebbe piaciuto. E non ho fatto nemmeno lo stage.

V: E che cos’hai fatto?

C: Scrivo recensioni per le quali non sono pagata. Ma questo mi permette di leggere gratis, visto che ricevo diverse copie omaggio stampa. E quasi quasi (sempre che il copyright lo permetta) mi metto a scrivere il Manuale per diventare Chiara Manfrinato

V: Anch’io quando andavo all’università (che non ho finito) scrivevo gratis per una rivista. Poi m’incazzai, dissi “O mi pagate o vaffanculo”. Mi mandarono affanculo loro. Però, proprio ultimamente mi hanno richiamato… L’idea del mio manuale è proprio quella di mostrare come sia difficile essere se stessi circondati da cose, persone, nomi e città che vorrebbero fare di te qualcos’altro, spesso anche “non volendo”, a un certo punto una mia ex s’incazzava se guardando il concerto del Primo Maggio alla tv io mi deprimevo perchè sarei voluto essere lì sul palco e mi diceva frasi tipo “Non ci arriverai mai lì”. Poi mi ha visto sul palco del Tora Tora e mi ha scritto “Sei stato bravissimo”… La tristezza mi avvolge spesso insomma.

C: Torniamo al badge e alla banca?

V: Sì… Bisogna fare qualcosa per tirarti fuori. La banca è un posto che mi intimidisce, i direttori di banca hanno sul cliente lo stesso potere di uno psicologo, sanno molte cose di te. Prima dello stage da superstar con Caparezza ho fatto lo stage per entrare in banca, per volere dei miei genitori, quando avevo diciott’anni. Per fortuna sono stato allo sportello per un mese, poi me ne sono andato. Non credo fosse quello il modo per farli sentire orgogliosi di me. Non bisogna assecondare i sogni degli altri.

C: Ma dopo Valerio Millefoglie e una superstar, sei diventato anche uno scrittore di cui si dice un gran bene. Questo com’è?

V: Beh si dice un gran bene di me anche come ballerino che fa il moonwalk, come cuoco di antipasti col miele, come ginnasta, insomma se a me viene naturale andare all’indietro come Michael Jackson – che mi viene bene andare all’indietro come Michael Jackson -, o mi viene naturale scrivere è ovvio che poi se ne dice un gran bene. Poi se ne dice un gran male, ma intanto io so mettermi sulle punte dei piedi e cantare contemporaneamente Billie Jean.

C: Beato te. Io non sono capace. Ma come è nato questo libro? Lo hai mandato a Baldini Castoldi Dalai per caso oppure è stato in qualche modo “pensato”?

V: Il libro è nato da una serata molto fallimentare, che in realtà si è rivelata tutt’altro che fallimentare. Un anno e mezzo fa, i Blur sono venuti a suonare a Milano. La stessa sera io e il mio gruppo, I Valerio Millefoglie, ci siamo esibiti nella performance Stasera ci sono i Blur in città e voi siete venuti a vederci grazie. Lo scopo era convincere i presenti che si trovassero davanti al vero Damon Albarn. Quindi su accompagnamento di musiche dei Blur leggevo miei racconti tratti dalla vita di Damon Albarn. In quell’occasione, insieme ad Alessandro Izzillo (che è l’illustratore del libro), abbiamo realizzato anche il banchetto del merchandising. Maglie con su scritte tipo I’m not Damon Albarn, I’m not a charismatic leader, I’m not like a virgin e così via. Arrivò tantissima gente, il posto era strapieno fin fuori dal locale e noi, per la paura, bevemmo davvero troppo. Al secondo pezzo avevo questa bellissima lampadina che facevo girare con una fune tipo Robbie Williams o Marilyn Manson e si ruppe sul pavimento. Quindi buio, incompetenza e fallimento. Però quella sera fra il pubblico c’era Matteo B. Bianchi che mandò uno di quei testi al direttore di Linus che lo pubblicò e mi propose di collaborare alla rivista. Io proposi la rubrica I’m not con me nei panni di personaggi tipo Madonna, Damon Albarn, Laura Palmer. La risposta fu: “Bello, perchè non ci fai un libro?”. E così, dopo tre mesi di blocco dello scrittore, cominciai a scrivere quello che è il Manuale per diventare Valerio Millefoglie.

C: Quindi oltre ad essere bravi (bella la genesi, davvero) bisogna essere anche un po’ fortunati…

V: Oltre ad essere bravi bisogna farlo sempre. Mi spiego. Sono anni che faccio girare demo, raccontini, mi esibisco in teatrini di travestiti… Ultimamente sto conoscendo gruppi molto autoprodotti che si organizzano concerti ovunque, addirittura in baracche clandestine lungo i Navigli, una serata piena di gente con gruppi come I NonMiPiaceIlCirco e Madame P., una ragazza che organizza anche concerti a casa sua a Vigevano. Insomma, se davvero ti piace fare qualcosa, fallo e basta. Sempre.

C: L’ultima domanda, visto che si è fatto tardi. Lo sai che Calzedonia fa solo calze e costumi da bagno? La lingerie è appannaggio di Intimissimi…

V: È vero, Calzedonia si occupa solo di calze, mentre la lingerie è affidata al vicino Intimissimi. Però nella Fabbrica di Calzedonia di Valerio Wonka Millefoglie le Umpa Lumpa producono tutto quello che riguarda le gambe e il loro rivestimento.

C: Beh, che dire? Grazie mille. E’ stato un piacere fare queste insolite quattro chiacchiere con te. Buona registrazione…

V: Grazie mille a te, la registrazione che faccio oggi de Gli angoli delle cose la potrete sentire e vedere su http://www.valeriomillefoglie.com nella sezione Ai confini della realtà. Anzi, se anche voi avete materiale paranormale come canzoni strane, video o foto, visitate la sezione, potrebbe interessarvi.

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento!

«

»