Un efelante per amico
Quando nel 1925 il commediografo A.A. Milne pubblicò il libro dal lunghissimo titolo In which we are introducted to Winnie The Pooh and some bees, and the stories begin, di certo non avrebbe immaginato che, ottant’anni dopo, i personaggi da lui inventati avrebbero fatto sognare milioni di bambini più o meno cresciuti, comparendo come star in un film a loro dedicato. Le meravigliose storie di Pooh e dei suoi amici, infatti, nacquero dalla fantasia di Milne, che ideò una serie di racconti dedicati a suo figlio, il piccolo Christopher Robin, ma in breve tempo riscossero un successo mondiale.
Come nei libri, anche nei film di Winnie The Pooh l’elemento più forte consiste nella tenerezza delle emozioni che i piccoli protagonisti suscitano; i personaggi di Milne, però, trasmettono anche messaggi importanti, e spesso affrontano problemi reali e tematiche universali, sempre con la delicatezza tipica dell’infanzia.
In questo terzo lungometraggio, dedicato agli abitanti del Bosco dei Cento Acri, che segue T come Tigro (The Tigger Movie, Jun Falkenstein, 2000) e Pimpi, piccolo grande eroe (The Piglet’s Big Movie, Francis Glebas, 2003) il tema portante è il rispetto delle differenze unito al valore dell’amicizia. E sono proprio i due personaggi più giovani del gruppo (il piccolo canguro Roo e il coetaneo efelante Effy) a dare questa grande lezione di vita a tutti gli amici del Bosco.
Un’importante novità nella realizzazione di questo lungometraggio animato è stata la creazione di un angolo totalmente nuovo, il Vallone degli Efelanti, che doveva comunicare insicurezza e mistero proprio perché mai esplorato dagli abitanti del Bosco dei Cento Acri. Altra novità tutt’altro che secondaria è proprio la creazione di Effy, o meglio di Eufrasio Bombetta Trombetta Quarto, personaggio mai descritto da Milne. L’autore, infatti, parla degli efelanti attraverso le paure di Pooh e dei suoi amici, ed essi rappresentano il modo in cui Milne ha visualizzato i nostri incubi più profondi; inoltre, essi riflettono la comune tendenza a temere ciò che non si conosce. I creatori della Disney, perciò, danno un forte messaggio ai bambini e agli adulti, mostrandoci come spesso le nostre paure più grandi siano ingiustificate, e possano avere le sembianze di un tenero efelante lilla.
A cura di Enrico Bocedi
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