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Amico ti uccido

Amico ti uccido

La trama
In un futuro non troppo avanzato, il Giappone non esiste più. E’ stato inglobato in un contesto più grande, la Repubblica della Grande Asia. Un Grande Fratello orientale, l’Egemone, veglia sulla Repubblica, la guida e ne corregge gli errori per mantenere un equilibrio sociale apparentemente idilliaco.
C’è solo una regola per mantenere l’ordine: eliminare gli errori. Se gli errori sono poi gli studenti, la generazione futura, indisciplinati e irrispettosi dell’istituzione scolastica, si applica la soluzione del Programma.
Nanahara e Yoshitoki si trovano catapultati una agghiacciante realtà, insieme ai loro 40 compagni di classe uniti in un assurdo, crudele gioco: solo uno resterà vivo, solo uno uccidendo tutti i suoi amici potrà tornare a casa.

Il manga
Nato da un romanzo di Koushun Takami, che ne ha gestito anche la sceneggiatura a fumetti, Battle Royale è un titolo spinoso in Giappone, affine agli occidentali 1984 (Gorge Orwell, ed. Oscar Mondadori) e Il Signore delle Mosche (William Golding, ed. Mondadori). I suoi contenuti violenti e troppo adulti, i dettagli cruenti e la teoria di uno stato oppressore e feroce verso i giovani, hanno fatto nascere numerosi dibattiti combattuti a gran voce. Come spesso succede però, le contrarietà hanno reso un servizio di pubblicità inimitabile, creandone una fama quasi leggendaria giunta anche in Occidente in un periodo in cui ancora il Giappone non aveva intenzione di cederne i diritti all’estero.
Il manga è completamente fedele alla trama del libro e i disegni di Taguchi presentano un tratto interessante. In alcune tavole si rendono i personaggi quasi caricaturali, i volti devastati dalle smorfie ora di sofferenza ora di dolore per ciò che stanno compiendo.
In più di 10 volumi si scopre ad ogni capitolo un nuovo personaggio, reso profondo da una serie di flash back che analizzano il suo animo e i suoi rapporti con la classe, quasi come se ci fosse un gioco interno al fumetto: il lettore deve capire chi ucciderà, chi sarà la preda e chi si rivelerà a sorpresa un assassino.

Battle Royale
Il romanzo di Takami fece molta strada dal primo posto avuto ad un concorso di letteratura noir.
Il regista Kinji Fukasaku, (1930 – 2003), incuriosito dalle critiche negative decise di interessarsene, giungendo alla conclusione che ne sarebbe nata una pellicola geniale. Ne fece infatti un film, suscitando ancora più scalpore soprattutto da parte delle associazioni di genitori che ne volevano bloccare la distribuzione. La partecipazione di Takeshi Kitano, uno dei personaggi chiave del mondo televisivo nipponico ha dato alla pellicola un tocco di classe in più che ha contribuito a spezzare l’opposizione rendendolo uno dei prodotti più interessanti degli ultimi anni. Il fumetto, così come il film, vanta un seguito: Battle Royale II. I film sono disponibili in Italia in versione originale con sottotitoli in italiano (primo film) e in inglese (secondo film) mentre le due serie a fumetti sono in fase di pubblicazione.

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