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Il fascino del rônin

Il fascino del rônin


Una storia che diventa leggenda
Alla fine degli anni ’30, venne pubblicata in Giappone una biografia romanzata di Eiji Yoshikawa dal titolo “Musashi”. La storia raccontata è quella di Musashi Miyamoto, rônin adolescente del XVII secolo divenuto nell’età adulta un famoso kensei, maestro dell’arte della spada.
Takehiko Inoue, mangaka tra i più noti oggi in Oriente e Occidente, restò folgorato dal personaggio di Musashi, dal suo inafferrabile essere, dalla forza d’animo che già a 17 anni l’aveva reso un “uomo onda” (significato letterale del termine rônin, NdA). Decide così di documentarsi e da un lungo lavoro di ricerca nasce uno dei manga storici più belli del mercato: Vagabond.

Il manga
Illustrato con tavole che rasentano la perfezione, caratterizzato da personaggi profondi e difficili, Vagabond è una finestra aperta sul Giappone medievale, fedele nella ricostruzione di eventi e luoghi storici dove si muove il protagonista, il giovane Shinmen Takezo. Lontano il giorno in cui assumerà il nome di Musashi Miyamoto, il ragazzo compie il suo viaggio solitario e difficile verso un destino che sembra comune a quello di tutti i guerrieri solitari dell’epoca: la morte in battaglia.
Seguendo i suoi passi, Takehiko Inoue ci porta a conoscere gli scenari più importanti del Giappone antico, i luoghi di storiche battaglie rappresentati con fedeltà e ricchezza di particolari in un bianco e nero che niente toglie alla bellezza della tavola.
I personaggi sono ben delineati e i loro volti risultano altamente espressivi; le scene di combattimento vengono osservate da più punti di vista e soprattutto l’aspetto psicologico di ogni protagonista è splendidamente reso attraverso dialoghi e osservazioni.
Si potrebbe dire che in Vagabond non ci sono difetti, ma sarebbe una osservazione sbagliata; sarebbe più corretto affermare che in Vagabond, i difetti bisogna cercarli con attenzione.
Lo stesso Takehiko Inoue avvisa il lettore: nel manga i tempi sono dilatati o ristretti a seconda delle esigenze di sceneggiatura. Ci sono salti temporali che ignorano passaggi della vita reale di Musashi e avvenimenti storici più romanzati che resi secondo le cronache. Questo perché il mangaka non ha voluto creare un fumetto biografico su un personaggio realmente esistito, bensì perché ha voluto rappresentare con la china il percorso interiore di una figura storica che rappresenta i valori veri del Giappone che oggi vede dimenticati: l’orgoglio, la fedeltà verso se stessi e la difesa dell’ onore.

Inoue Takehiko
Classe 1967, Inoue si afferma nel mondo dei manga con una storia breve che gli fa vincere il primo posto al concorso Tezukashyoh, indetto dalla famosa casa editrice Sueisha. Allievo per un certo tempo di Tsukasa Hojo (F.Compo, Cat’s Eye, City Hunter) torna a firmare produzioni autonome, generalmente brevi storie pubblicate soprattutto da Sueisha. Tra i suoi brevi lavori di esordio più conosciuti citiamo Chameleon Jail. Nel 1991 arriva il grande e definitivo riconoscimento di pubblico con la lunga e appassionante serie di Slam Dunk, fumetto ambientato nel mondo della pallacanestro. Terminata questa fortunata produzione (ne è stata tratta anche una serie per la tv), Inoue riparte con Vagabond, ancora in lavorazione. Contemporaneamente pubblica anche Real, altro fumetto ambientato nel mondo della pallacanestro giocata da atleti disabili. Tutti i suoi lavori da Slam Dunk a Real sono disponibili in Italia mentre dal suo sito ufficiale è possibile scaricare Buzzer Beater, fumetto inedito per il nostro mercato.

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