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cultura dell'immagine e della parola

Vidrar Vel Til Loftarasa – Sigur Ros

Artista: Sigur Ros
Brano: viðrar vel til loftárása
Album: ágætis byrjun
Regista: Celebrator
Direttore della fotografia: Chris Soos
Anno: 2001


In un volo di bambole, sullo sfondo di un cielo metallo e nebbia, si strappa un amore totale, l’amore tra due adolescenti, l’amore tra due ragazzi con tutto in comune, tutto.

Siamo alla poesia. E bastava davvero poco. In termini di mezzi intendo.
Immagini rallentate, tappeto sonoro di archi e pianoforte, la cappa plumbea e vaporosa del paesaggio islandese. Il resto è solo potenza della narrazione, la scelta di desincronizzare il video dall’audio, rallentando tutto, senza scandire il ritmo degli strumenti sull’immagine e sul montaggio, ma con l’innesto lirico di racconto, suoni e inquadrature sulle onde a intermittenza amore/dolore dell’osservatore.

On air. Pain is On Air.

Una storia di omossessualità tra adolescenti, narrata con l’espediente del flashback. L’incastro nel montaggio è uno scambio di sguardi tra quello di un ragazzino, svuotato d’amore e rivolto al cielo e quello di una bambola, svuotato degli occhi stessi e rivolto alla terra. E’ in questo spazio che separa l’erba verdissima (l’amore) dalle nuvole d’acciaio (le convenzioni sociali) che tutto resta sospeso: galleggia il flusso delle immagini, vibra come un diapason il brano musicale, e la storia, bloccata a mezz’aria, interrompe una parabola di moto uniforme che nel video non termina mai.

Non aggiungo altro. Il linguaggio tecnico ucciderebbe le sensazioni, che in questo video sono l’elemento primario, urgente e sconvolgente, da sovrapporre anche agli espedienti strumentali che ne hanno permesso la realizzazione.

Guardate.

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